Pentecoste: esperienza adesso
P > Pentecoste
Gv 14,16:
"Egli vi manderà un altro Consolatore, per sempre"»
Grazie,
Signore, perchè tu non sei un'idea, un ricordo, un comando, ma la persona vera
e storica che può mostrare agli Apostoli le mani e il fianco segnati dalla
Passione: non saprei vivere l'amore di un ricordo, di un'idea.
Grazie per la vocazione alla missione
universale: mi sento così davvero autorizzato a considerarmi cittadino del
mondo e della storia. Ma non mi sento agente pubblicitario della salvezza. Mi
sento un mandato dalla tua persona, come tu stesso ti sentivi mandato dal
Padre. Così sento che ogni mia parola evangelizzante diventa la eco della
Parola eterna del Padre a suo Figlio: divento prolungamento della Trinità. Così
mi esalto e mi incoraggio!
Grazie perchè
la tua visita pasquale entra nella casa dei Discepoli e nella casa del mio
cuore portando il dono della pace e della gioia: l'annunzio della pace fatta
con il Cielo fiorisce la pace in terra. Fa di me, Signore, un afferrato dalla
certezza di un raggio di luce dall'alto, così che nessuna notte attorno a me
possa mai oscurare il mio cuore!
Grazie per il tuo soffio, il dono dello
Spirito, da allora fino ad oggi! Fà di me uno che si sente "sospinto dal
di dentro" come da qualcuno che non è lui stesso, ma dal quale è abitato.
Fà di me uno che si lascia parlare, consigliare, guidare dal soffio della tua
voce dal di dentro! Fà di me uno che non ragiona di testa propria ma tenta di sintonizzarsi
costantemente con l'emittente interiort!
Grazie perchè
questo soffio dello Spirito unificante nella pace capovolge la divisione delle
lingue di Babele, creando tra i veri credenti quell'unità che non si costruisce
con le alleanze ma sboccia dall'Alleanza
di ciascuno con la stessa voce interiore parlante multiforme in tanti cuori! Il
dono dell'unità di tanti strumenti nell'unica melodia dello Spirito! Rinnovata
Pentecoste!
Grazie perchè l'esperienza
dello Spirito, faticosamente ricercata nella preghiera di sguardo e d'ascolto
mi trasforma da impegnato rematore della mia barca in innamorato marinaio che
si lascia sospingere dal soffio dello Spirito: fà di noi "impegnati"
un Popolo di contemplativi!