Gesù: Re del mio cuore
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Mt. 27,11: "Sei dunque tu nostro Re? ""Tu lo dici!"
Voglio dirti, Signore, cosa vuol dire per me sentirti Re, centro unificante
della mia vita e del mio cuore.
Non è quello che sono, ma quello che sogno. E' il sogno di Te che tu regali
al mio cuore!
Tu sei, Signore, la prima
persona, il primo volto che io incontro ogni mio risveglio. Tu sei l'ultima persona che mi penso e
mi figuro dopo aver abbracciato chi amo, al momento del mio lasciarmi andare nel sonno.
Tu sei quello che non vorrei mai perdere: meglio morire il giorno prima di
rischiare di perdere te e il tuo sogno di un Regno
fraterno!
Tu sei quello a cui penso spesso mentre mangio e bevo: non voglio mangiare
e bere perchè ho fame o sete, ma perchè voglio conservarmi per amarti, ammirarti, lodarti e
servirti nei fratelli.
Tu sei quello che mi fa compagnia davvero anche quando non ho nessuno che
mi fa compagnia!
Tu sei colui che,
fissandoti negli occhi, diventi bussola ai miei passi.
Tu sei colui che vorrei proprio "copiare" in me, a cominciare
dalla tua povertà, fino a diventare armonioso dentro come te! Fino a che i miei gusti spontanei copiassero i
tuoi gusti: "abbiate nei vostri cuori gli stessi
sentimenti che furono in Cristo Gesù".
Tu sei quello che, quando mi ricordo di essere tuo fratello, mi
"gaso" da matti perchè mi scopro più grande dell'Universo!
Tu sei quello che, seguendoti, mi rendi "diverso" e "minoranza":
ma non per questo sento paura: "se Dio è con noi chi sarà
contro di noi?"
Tu sei colui che, siccome mi perdoni tu, mi perdono, mi accetto e mi amo
anch'io!
Tu sei, con la Parola, l'Eucarestia e il Povero, tu sei l'Infinito nelle
mie mani.
Tu sei colui che, pur
appassionato della vita, sento l'impazienza di guardare finalmente faccia a
faccia, fissandoti negli occhi!
Tu sei colui che dividi i miei amici: come restare amico di chi non è amico
tuo, amico degli Ultimi, tuoi amici?
Tu sei colui che dalla
Croce dici ai Crocifissi di questo mondo non sono un non senso: esiste,
misteriosa, un'alternativa al suicidio.
Tu sei colui che, nel
Pane spezzato, mi insegni l'intimità con il tuo cuore invisibile, scuola
preziosissima dell'intimità con l'invisibile degli uomini e delle donne della mia vita.
Tu, nel tuo Pane ti fai potabile commestibile per noi, affinchè noi ci
facciamo potabili commestibili per gli altri.
Guardandoti mi sento come denudato e pur abbracciato, nonostante le mie
ferite, dalle tua braccia.
Guardandoti mi scopro a me stesso.
Guardando Te scopro
l'Uomo completo che con il tuo esempio e il tuo aiuto, io tento faticosamente
di diventare!
Tu sei colui al quale
dico qualcosa che non dico a nessuno.
Tu sei colui che mi ha regalato
quelli che amo. Ma tu mi domandi di amarti più di quelli che amo.
Arrivederci in cielo!