Misericordia: come Dio
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Gv. 8,1:
"Chi di voi è senza peccato scagli la prima pietra".
Signore Dio
Altissimo, che fin dal giardino delle origini, riservasti per te l'albera del
bene e del male, guariscimi dalla diabolica tentazione di farmi dio,
sostituendo il tuo giudizio con il mio!
Signore Gesù! Quella donna era colpevole
quanto l'uomo che aveva peccato con lei, ma era più indifesa nell'essere
giudicata: salvami dall'essere debole con i forti e forte con i deboli!
In lei vedevano come in uno specchio riflessa
la palude tenebrosa del proprio cuore. Ma non volevano riconoscersi infangati.
Perciò la disprezzavano per distinguersi e per salvarsi. Impossibile! Lei
invece si è lasciata salvare!
Liberami dalla violenza bestiale che abita in
me, capace di farmi godere il morso voluttuoso del giudizio, del disprezzo e
della condanna, capace di farmi gustare il veleno dolce e sottile di una
pretesa e feroce onnipotenza!
Fammi scoprire
troppo facile giudice di una vittoria, di un possesso, di un piacere altrui che
io non riesco a permettermi.
Insegnami la
gioia dolce e profonda, inderubabile, di sentirmi piccolo, fragile e cattivo,
davvero: al punto di lasciarmelo dire serenamente dagli altri. Al punto di
lasciarmi più serenamente abbracciare infangato dalle tue braccia insanguinate
d'Amore!
Insegnami la
gioia di chi vuol vedere soltanto il minuscolo luccicare delle stelle positive
nella notte grande dei cuori.
Insegnami la tenerezza di chi non riesce più
a giudicare l'amico che lo tradisce, il padrone che lo sfrutta, il vicino di
casa che alza il volume a notte fonda, il collega assenteista, il capoufficio
leccapiedi, il parroco che si passa le serate al televisore ...
Fa di me uno
che non riesce più a giudicare nessuno perchè si sente conosciuto sempre, e del
tutto, ma giudicato mai, dal tuo sguardo onnisciente ma innamorato!