Provvidenza: per il futuro del mondo
P > Provvidenza
Mt 6,34: "Non affannatevi per il vostro domani".
Concedi,
Signore, alle nostre famiglie, il coraggio di trasformare il ben giustificato
pessimismo sull'avvenire in volontà di mettere al mondo dei figli proprio
affinchè possano lasciare il mondo un po' migliore di come lo hanno trovato.
Spalanca gli
occhi dei genitori per raccogliere tutti gli agghiaccianti segnali sul futuro
di questi giovani intrappolati dal luccichio dell'immagine, incantati dalla
pigrizia e dallo sballo, attorcigliati in una sessualità tanto ruggente quanto
insignificante, indurito il cuore che scambia la generosità per ingenuità,
velati gli occhi, incapaci di scrutare l'Invisibile.
Ma insegna
loro a chiudere gli occhi, dopo averli spalancati, per credere che essere al
mondo e mettere figli al mondo è ancora e sempre un bene, solo perchè lo hai
detto Tu.
Insegnami a
condividere con le persone che contano della mia vita la parabola delle orme di
sabbia appaiate e poi solitarie, nei momenti più oscuri della vita, quando Tu,
anzichè accompagnarci per mano, ci avevi raccolti in braccio.
Ma noi
crediamo sulla tua Parola, al contrario di ogni aggressiva evidenza. Così
crediamo che la nostra vita non è fatta per lo scacco, l'angoscia, la
rassegnazione, ma per la gioia: sulla tua Parola, perchè ogni immediata
evidenza ci dimostra le ragioni per disperarci.
Oggi infatti
più di ieri sappiamo che il vampiro di una globalizzazione selvaggia sempre più
divarica la forbice tra poveri sempre più poveri e ricchi sempre più ricchi.
Oggi sappiamo che l'uomo può produrre uomini con la fotocopiatrice
dell'ingegneria genetica. Oggi sappiamo che la prossima guerra mondiale
verrà
combattuta per la conquista dell'acqua.
Oggi sappiamo
che, per volontà di chi vuole tutto e subito, il nostro paese va incontro a
quel dissennato suicidio
universale che colpirà i nostri nipoti. Oggi sappiamo che decine di guerre
infuriano ignorate là dove petrolio
e diamanti non possono essere combattute con la scusa di "esportare la
democrazia".
Io mi esigo di
sentirmi anche sentimentalmente, affettivamente, emozionalmente confortato
dalla fede nelle tue braccia
che mi portano sulla sabbia del deserto della mia vita.
Ci contiamo
davvero, fin d'ora, Signore, sulla tua e nostra gioia definitiva nel tuo e
nostro Cielo, da Te solennemente promesso.
Ma fin d'ora concedici di sperimentare che dietro, anzi, dentro ogni
crocifiggente fatica può abitare anche oggi la gioia
dell'Amore quando la croce è vissuta per Amore.
Palpita nel
nostro cuore la gioia di credere, sulla tua Parola, che l'Amore, alla fine
vincerà.
Anzi, sta già
vincendo. Così vivo fin d'oggi l'anticipo della gioia, irrigata di lacrime.