Libertà: dalle cose - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

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L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
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Libertà: dalle cose

L > Libertà
 
Lc. 12,19: "Riposati, mangia, bevi, datti alla gioia".
 
Prova ad usare, Signore, tutta la pazienza di cui disponi per cercare di insegnarmi a non riporre la mia sicurezza nelle cose che possiedo, nella posizione che rivesto, nella cultura che ho accumulato, nel margine del mio conto in banca, nella salute che mi sento, nell'ammirazione che mi circonda, nella personalità che mi ritrovo.
 
Liberami da tutte queste paralisi. Dònami invece di usare tutto come preziosi strumenti che stringo in mano quel tanto che mi serve, posandoli subito per non esserne posseduto.
 
Fammi sentire sicuro del fatto di essere amato, da chi mi ama, dai miei amici, da Te! Che respiro! Concedimi la fretta di usare appena posso la casa, la salute, la macchina, la cultura, la simpatia che possiedo, per diffondere amore attorno a me, anzichè aspettare chissà quando ornando di gingilli la prigione dorata del mio cuore in gabbia.
 
Regalami, Signore, il sereno coraggio di regalare oggi che sto bene quello che vorrei lasciare in eredità a quelli ai quali voglio bene, per poterli vedere far del bene mentre io sono ancora qui in terra. Non permettermi di stringere fino alla fine i soldi e le cose che ho: non vorrei appesantirmi di valigie durante il viaggio della mia vita!
 
Ricordami sovente quel vecchio eremita che incontrando il curioso visitatore del suo monastero, mostrava la sua cella. "Ma dove tenete, buon uomo, tutte le vostre cose?" "E dove tieni tu, amico mio, qui così nel tuo zainetto che porti in spalla, tutte le tue cose?" "Ma io qui sono di passaggio!" "Anch'io!".
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