Età: ogni età anticipi l'eternità
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Sal. 79,13: "Di età in età proclameranno la tua lode."
Insegnami,
Signore, a scoprire come ogni singola età della mia vita rilanci uno sguardo
nostalgico a quella vita eterna che qui affiora in trasparenza.
Grazie,
Signore, per questo neonato che stringo tra le mani mentre lo porto al
battesimo: tu mi dici che questo mostriciattolo contiene un'anima immortale,
capace di sopravvivere allo spegnersi delle stelle. Così, quando l'allatto e lo
pulisco, mi inginocchio davanti a lui!
Grazie,
Signore, per questo bambino cresciutello, che vorrebbe continuamente giocare:
io adulto, schiavo della necessità di lavorare, leggo in lui l'attesa di un
mondo in cui non lavoreremo più ma giocheremo e danzeremo tutti insieme senza
fine!
Grazie, Signore, per la bellezza fisica di questi corpi giovani,
luccicanti, forti e sexy, audaci e "onnipotenti": me ne lascio
incantare senza sentirmi costretto ad allontanare il pensiero del loro
imminente avvizzirsi, perchè aspetto un cielo in cui tutti i corpi saranno più
luminosi dell'"abito lavato in candeggina" come il tuo sul Tabor.
Grazie,
Signore, per l'età del lavoro, questo impegnato e pur ridicolo tentativo della
creatura di completare l'opera del Creatore: ci vedo l'anticipo e l'affrettarsi
di "cieli nuovi e terre nuove" che io inizio dal basso e tu dall'alto
completerai.
Grazie,
Signore, per l'età dell'Amore: voglio abbracciare in consapevole entusiasmo qui
in terra nel ricordo che poi abbraccerò indisturbato per sempre in cielo!
Grazie,
Signore, per l'età dell'impegno sociale e politico: so che la giustizia che qui
disegno in un fragile sogno potrà un giorno di là costruirsi davvero nel mondo
di una fraternità senza confini.
Grazie,
Signore, per l'età della vecchiaia: non passerò gli ultimi giorni a ricordare
l'alba dei primi ma ad aspettare operoso e impaziente i giorni senza tramonto!
Grazie,
Signore, per "sorella nostra morte corporale" di chi amo, perchè
decido che il dolore del distacco trabocchi nella gioia di crederli nella
gioia!