Globalizzazione: (1Cor16) da vivere anzitutto nel cuore
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1Cor 16,8: "Manifestate a tutti i popoli le sue Gesta!"
Come non fermarmi a riflettere, come non inginocchiarmi, Signore, davanti a questo secolo che per la prima volta nella storia dell'Umanità, può vivere contemporaneamente il mondo intero?
Come passare ai più giovani lo stupore, l'esultanza e il dramma di questa fase epocale nella storia dell'Universo, senza sentirsi trafitti alla schiena dal pugnale del dubbio: stiamo forse scrivendo parole enormi e preziosissime sulla sabbia del mare, dove l'onda passa e tutto cancella, mentre speravamo che quegli orizzonti restassero a fuoco nel cuore di questi giovani?
Come combattere l'umanamente impossibile battaglia contro un Sistema mediatico che li priva dello stupore, dell'interiorità, del sogno, dell'audacia, dell'anima?
Perchè, Signore, mi hai fatto nascere dove sono nato? Per migliaia di anni i Popoli hanno vissuto divisi tra i pochissimi potenti che disponevano di eserciti efficienti, capaci di vincere l'avversario infilandolo nelle lance e decapitandolo con la spada, e i tanti schiavi che hanno subito il dominio.
Perchè mi hai fatto nascere dopo la Rivoluzione francese che, pur scrivendo nel sangue i diritti dell'Uomo, dichiarava che libertà, uguaglianza e fraternità sono inalienabili diritti dell'Uomo?
Perchè mi hai fatto nascere in questa parte del mondo sopra l'equatore dove la grande maggioranza delle persone posseggono il superfluo e vivono di cure dimagranti, mentre nell'"altro mondo" i Popoli fanno digiuno involontario tutti i giorni?
Perchè soprattutto mi hai fatto nascere in un posto dove si conosce il Tuo nome, Gesù, Dio fatto Uomo. Tu che hai dichiarato che una solo cosa vale più di tutto, più del denaro, più del successo e perfino più della salute: l'Amore e che l'Amore avrebbe oltrepassato la scura soglia della morte?
Ma soprattutto, certamente soprattutto, perchè io vivo senza mai ricordarmi e ringraziare di tutto questo?