Fede: nella terra e nel cielo - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

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L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
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Fede: nella terra e nel cielo

F > Fede
Ap 21,1-5: "Aspettando nuovo cielo e nuova terra"
Non voglio guardare distaccato e lontano questa mia terra, al pensiero che poi non sarà più. Preferisco credere che tu, Signore, già in questa terra hai messo il seme della terra nuova. Voglio credere che questa terra non è una finta, ma il mio impegno per rendere meno disumana, questa terra già prepara quella terra nuova che tu trasformerai alla fine dall'alto: altrimenti mi sentirei spaccato fra l'uomo compromesso con il lavoro, la famiglia, l'impegno sociale da una parte, e il credente dall'altra!
"e il mare non c'era più": questa personificazione del male è finalmente prosciugata e sconfitta. Vedo traboccare il male, fisico, sociale, mentale, politico, attorno a me. Impediscimi, Signore, di difendermi asserragliandomi nel bunker di velluto della mia famiglia. Fa di me uno del quale si possa dire che lotta contro i mulini a vento di questo mondo, come facesti Tu!
Ma lasciami mettere radice nella terra buona della speranza ultima, proprio per combattere fin d'oggi le mie piccole battaglie nella giornata della famiglia, della scuola e del lavoro: quando alla sera mi coricherò esausto delle battaglie quotidiane, magari perse, ecco che potrò sdraiarmi egualmente confortato sul letto pensando che se io ho perso una battaglia tu vincerai certamente la guerra.
La città santa, la nuova Gerusalemme.. Noi viviamo nella città diabolica, inquinata dallo smog, dal rumore, dalla frenesia. Non permettere che il ritmo diabolico della città travolga le nostre abitudini e i nostri cuori. Insegnaci il gusto della campagna e della natura, non come fuga ma come rifornimento per tornare in città, senza ritagliarmi l'angoletto del mio giardino, impegnandomi nel mio piccolo a fare della giungla urbana un giardino per tutti!
"come una sposa adorna per il suo sposo": insegnami, Signore, a guardare con tenerezza le giovani coppie, le giovani famiglie, o magari anche questi ragazzini che oggi si prendono e domattina si sono lasciati, con la simpatia con cui si spia la "scenetta" anticipata dell'abbraccia sponsale che tu, audacemente, follemente, ci prometti alla fine con Te!
"Egli sarà Dio-con-loro": finalmente! Alimenta, Signore, nel mio cuore, la pace di sapere, credendo al buio, che tu sei già con me, compagno ai miei passi ma non permettere d'altronde che il mio cuore possa desiderare qualcosa di più, per me e per chi amo, di abitare in casa tua "Dio-con-noi"!
"E tergerà ogni lacrima": permettimi di crederci, Signore, se la tua Consolazione mi è già un pò davvero di consolazione quando vengo a perdere tutte le altre consolazioni!
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