Nemico: da amare
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Mt 5,44: "Amate i vostri nemici!"
Signore Gesù:
convincimi che non devo obbedirti quando mi comandi di amare, e di amare il
nemico! Convincimi piuttosto ad ascoltarTi quando mi dici che l'amore del
nemico, se pur difficile, è infinitamente più bello della vendetta, del
giudizio, della rivalsa, del disprezzo, dell'irritazione e perfino della
dimenticanza di lui.
Insegnami a
ricordare uno per uno i miei tradimenti verso di Te per trovare la gioia di
copiarTi, perdonando uno per uno i tradimenti degli altri verso di me!
Concedimi il santo timor di Dio, la paura folle di non vedere un giorno da
Te perdonati i miei peccati se io oggi indulgo al giudizio dell'altro, al
disprezzo dell'altro, all'insinuazione sull'altro, allo scrollamento del capo
davanti all'altro, alla ripicca davanti all'altro, al godimento di vedere
l'altro giudicato o fallito o abbandonato, allo spazientirmi davanti alla
pigrizia dell'altro, al disprezzo per la vigliaccheria dell'altro, alla
condanna per la menzogna dell'altro, all'ignoramento dell'altro, alla rivalsa
sull'altro, alla gelosia verso l'altro, all'invidia dell'altro, al desiderio
di non incontrare l'altro, allo scoraggiamento davanti alle delusioni
dell'altro, al giudizio sulle intenzioni dell'altro, all'odio dell'altro, o,
peggio ancora, all'indifferenza per l'altro!
Insegnami, Signore, a gioire delle giuste gioie del mio nemico come e più
delle mie!
Insegnami a
considerare e perciò amare come nemici, non solo chi mi ferisce o mi tradisce,
ma anche chi non la pensa come me, chi mi giudica e mi scarta, chi mi ignora,
chi mi abbandona, tentando di andare incontro ad essi anche e soprattutto
quando ho la certezza che loro non verranno incontro a me.
Donami di
soffrire per il mio nemico, nel pensiero di chissà quanto male avrà fatto alla
sua mano, al suo cuore, lo schiaffo che lui ha sbattuto sulla mia guancia!