Rapporti sentimentali: con Gesù!
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Gv 20,2: "Maria di Magdala s'incontrò con il Discepolo che Gesù
amava".
Saprei fare
tutto il possibile per dovere. Ma preferisco gettarmi nell'impossibile per
Amore. Ammirami di Pietro, Apostolo del coraggio, ma incantami di Giovanni,
Apostolo innamorato!
Grazie,
Signore Gesù, per questo Apostolo Giovanni che non si è fermato alle tue mani
operatrici di miracoli, nè alle tue parole di sapienza, e neppure al tuo volto
radiante divino splendore: ha spinto gli occhi del suo cuore nel tuo cuore!
Metti,
Signore, anche sui nostri passi delle persone capaci di fissarci attentamente,
serenamente, profondamente, negli occhi, più incantate, tuttavia, dal mistero e
dalle sorprese del nostro cuore!
Grazie,
Signore Gesù, per questo Discepolo che ha saputo intraprendere una
"relazione sentimentale" con Te, al punto da essere sconcertantemente
chiamato "il discepolo che Gesù amava".
Concedi anche
a me, Signore, di leggere il tuo Vangelo, di servirti nel Povero, di
riconoscerti nell'Eucarestia, senza fermarmi mai ai tuoi
"insegnamenti", galoppando invece i battiti del mio cuore in un
rapporto anche sentimentale con Te.
Grazie,
Signore, per questo Discepolo vergine. Ci hai dato in lui la prova di una
possibilità imprevista: quella di non abbracciare una persona per abbracciarle
tutte.
Gli hai
insegnato l'acrobazia di vicinanze sentimentali audaci, libere, profonde,
facendo di lui vergine l'intimo della Vergine tua Madre.
Tu, Signore,
che abbracciavi i bambini, Giovanni, l'Adultera e tua Madre, a Giovanni, il
vergine, affidasti tua Madre sotto la croce: Giovanni l'avrebbe saputa
abbracciare senza trattenerla, imitando il gesto delle tue braccia, spalancate
sulla croce, all'abbraccio universale.
Dona anche a
noi, sposati o sposabili, chiamati ad abbracci unici e fedeli, quell'intimità
verginale con Te, Signore, come a Giovanni.
Rendici capaci
di abbracci molteplici, profondi e tuttavia spirituali, appassionati e tuttavia
liberi, personali e tuttavia universali.