Tavola: cibarsi da persone, e credenti, ...senza prezzo!
T > Tavola
Is 55,1-3: "Comprate e mangiate pane, vino e latte senza prezzo!
".
Insegnami ad
alzarmi da tavola conservando sempre un po' di appetito, sia per igiene
alimentare, sia per farmi un po' vicino ai tanti che a tavola non hanno proprio
potuto sedersi perchè non c'era nulla da metterci sopra.
Fa delle
nostre tavole una scuola di pace, dove ci si ascolta con più gioia di quando si
parla; dove si domanda "come stai dentro?" più volentieri che
"ti piace?" e "me la insegni questa ricetta?". Scampa le
nostre conversazione a tavola dalla quotidiana sciagura di una persistente
banalità, di parole dette tanto per far passare il tempo, dall'incubo di
silenzi distratti e prolungati, dal dipanarsi di argomenti che si alternano pur
di non bussare al cuore dei commensali.
Insegnami a
curare con attenzione la sanità e la semplicità del mio cibo e la fraternità
della mia tavola con più attenzione di quella che impegno per seguire
ferocemente la cura dimagrante.
Fammi attento
ad evitare sulla mia tavola quei cibi che ben conosco prodotti dalle Ditte che
violentano la natura, che desertificano le foreste, che usano il lavoro
minorile, che sfruttano la mano d'opera del terzo mondo.
Impedisci di
sostituire col gusto di cibi prelibati il gusto della fraternità assente alle
nostre tavole. Rendici capaci di cucinare poveramente con un cuore ricco!
Grazie,
Signore, perchè, oggi più che mai, scopriamo come l'abbondanza straripante di
noi pochi sia rubata alla povertà dei più tanti. Insegnaci il gesto fraterno
del digiuno come incipiente restituzione! Grazie Signore, perchè troviamo nell'equilibrio
del cibo e della bevanda un passo decisivo verso l'armonia della sessualità,
acqua inondante capace di irrigare o distruggere la terra buona del nostro
cuore.
Grazie
Signore, perchè Tu hai goduto di festivi banchetti per celebrare gioia ed amicizia
e non ti sei lasciato in un fiore o in un gioiello, ma in una santa Cena!