Libertà: vigilante - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

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L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
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Libertà: vigilante

L > Libertà
2Pt. 3,10: "11 giorno del Signore verrà come un ladro".
Signore Gesù! Prova un pò a spiegarmi perchè non mi hai preso per il bavero e non mi hai messo in salvo?
Forse che la guida alpina deve aspettare che lo scalatore inesperto lo chiami urlando, quando non si è ancora accorto che una valanga lo sta per investire?
Ma perchè, Signore, mi hai voluto libero? Libero di decidere per una faticosa maturazione nel mio campo seminato, cioè della mia personalità, riscaldandone le zolle al sole del tuo Vangelo.
Libero di lasciarlo ai sassi pesanti degli usi e costumi correnti, come tutti coloro che si svegliano al mattino per "tirare avanti" una giornata e aspettare la sera, per la poltrona, la cenetta, i bacini e la buona notte e basta?
Perchè mi hai lasciato libero di aprire il mio campo alla zizzania devastante della competizione, dell'immagine, del possesso, dell'arrivismo o, peggio ancora, del "tran-tran" di quasi tutti?
Perchè mi hai permesso di guardare il mio campo fiorito a primavera dimenticandomi che le stagioni si susseguono, gli anni passano... e la morte si avvicina?
Spiegami, Signore, come posso trasmettere a tutte le tante persone che amo l'allarme costante di queste primavere che passano mentre si avvicinano la mietitura e la vendemmia dell'ultima estate?
Perchè hai permesso a me, seminatore miope e cecuziente, di coltivare l'orto della mia piccola vita senza accorgermi delle foreste che vengono sconvolte e sterminate accanto a me, dalle piante fino agli abitanti dell'Amazzonia del Brasile e di tutte le piccole "amazzonie" attorno a me?
"Figlio mio: ti ho voluto libero! Ecco il mistero. Ora sta a te decidere se vivere vigilante e appassionato per il campo tuo e di tutti, o distratto!
Ora sta a te coltivare intensivamente ogni metro quadrato del tuo campo, sfruttare quattro quarti d'ora ogni ora di quest'oggi da vivere a cuore aperto, aperto come il solco, aperto alla mia Parola, attimo per attimo, mentre ti suggerisco quello che di più bello puoi fare in quell'attimo.
Quella primavera e quell'attimo della tua vita non torneranno mai più sulla zolla della tua giornata. Ora o mai più!
Concedimi Signore il terrore di disperdere la tua semente. Concedimi la gioia di lasciarti arare il mio cuore!
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