Umiltà: servire? scomparire! - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

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L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
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Umiltà: servire? scomparire!

U > Umiltà
 
Mc 9,35: "Se uno vuol essere il primo, sia l'ultimo di tutti".
 
Signore Gesù! Tu potevi incantarci con i prodigi della tua divinità: invece hai scelto la più nascosta dell'umanità, nel nascondimento di Nazaret, nel fango della croce, nell'equivoco di una resurrezione che giocava a nascondino.
 
Insegnami a mettermi creatura davanti all'Universo in una notte stellata, a mettermi peccatore davanti al Mistero del tuo Amore crocifisso, a mettermi omuncolo qualunque davanti alle grandi figure dei Santi. Insegnami, Signore Gesù, a stimare un altro più di me! Mettimi in cuore la santa ambizione di gareggiare subito nella stima dell'altro, stimando l'altro più di quanto l'altro riesce a stimare me!
 
Rendimi capace di stimare l'altro perfino più di quanto l'altro riesce a stimare se stesso.
 
Fammi sperimentare la gioia di nascondere all'altro le ragioni per le quali potrebbe stimarmi di più, nella affettuosa tenerezza di sentire posata sul mio volto la carezza della tua stima, Signore, di nascosto dagli altri.
 
Grazie per quelli che, raggiunti i primi posti nella scala sociale, si fanno amici dell'ultimo operaio a contratto trimestrale.
 
Grazie per quelli che, stimati dagli altri per doni di intelligenza, bellezza e simpatia, si ricordano che tutto questo non è propria conquista ma tuo dono.
 
Insegnami a mettermi in fila con gli altri paragonandomi solo con chi mi sta davanti nella virtù,
 
guardando verso i tanti che, se voglio essere onesto, vedo davanti a me, capaci dì silenziosi eroismi che io neppure mi immagino!
 
A confrontarmi con chi stasera non avrà il coraggio di addormentarsi in una camera riscaldata perchè si ricorda di quanti non hanno neppure il letto.
 
A confrontarmi con chi ha portato nella tomba il nome della spia bugiarda che gli aveva stroncato la carriera!
 
A confrontarmi con chi ha riabbracciato di cuore il coniuge uscito di casa, perdonando chi aveva insidiato la sua famiglia.
 
A confrontarmi con mio fratello che...
 
A confrontarmi con quella mamma che ama perdutamente suo figlio, conservando in cuore l'amara ferita che sia diventato soltanto un fedele marito e bravo papà, appassionato della casetta al mare e della partita di pallone, chiudendo la propria famiglia in una gabbia dorata.
 
A confrontarmi con chi preferisce il tuo sguardo sorridente sulla propria vita più che gli applausi del pubblico televisivo o soltanto della vicina di casa.
 
Grazie, Signore, per tutti coloro che, potendo scegliere i primi luccicanti posti nella stima della gente, fissano lo sguardo a Te Crocifisso, e scelgono di restare nell'ombra, perchè lì trovano Te, nostro Signore, e lì trovano i tuoi Amici, gli Ultimi, i Sofferenti, gli oppressi dalle guerre e dalla nostra indifferenza. Lì trovano i dimenticati da tutti fuor che da Te.
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