Mitezza: sotto i tuoi occhi
M > Mitezza
1Pt.3,12: "Gli occhi del Signore sono sopra i giusti".
Incantami,
Signore, di quegli uomini e quelle donne che mi fissano e mi leggono dentro,
fino in fondo, un po' come te, senza farmi male, profumando il loro sguardo nel
balsamo della misericordia, senza inquinarlo mai col veleno della compassione.
Alimenta,
Signore, l'impazienza struggente per la pace, nei conflitti sbandierati
dall'informazione globale e più ancora per le oltre cento guerre dimenticate,
là dove nè petrolio nè importante posizione strategica fanno notizia.
Fammi sognare,
Signore, un mondo pacificato capace di dialogo fra i diversi, fra le diverse
religioni, fra i diversi schieramenti politici, fra nord e sud del mondo, a
partire dal mio cuore pacificato!
Fammi sognare
tempi e situazioni in cui la tua Parola possa dialogare nella pace con le
parole degli uomini anche quando invocano la fine della famiglia, il culto del
successo, il mercato globale liberalizzato, il mito dell'immagine, la
fecondazione eterologa, l'onnipotenza dell'ingegneria genetica incontrollata,
l'adozione alle coppie omosessuali...
Tu leggi nel
cuore di ciascuno come in un libro aperto. Non c'è velo di pudore che possa
nascondere le mie fragilità ai tuoi occhi!
Insegnami a vivere alla presenza del Tuo sguardo onnipotente e
misericordioso! I tuoi occhi disarmano le mie mani e il mio cuore! Non
lasciarmi mai guardare giudicante il fratello prima di vedermi guardato da Te.
I tuoi occhi
luminosi dissolvono i miei giudizi ringhiosi, le squalifiche inappellabili, le
gelide cancellature di chi non è "dei nostri", le indifferenze
punitive, le striscianti e sorridenti vendette.
Quando mi
presento arrogante davanti agli altri, Tu ti presenti mite davanti a me. Allora
cadono la mia difesa puntuta, lo sguardo sprezzante, la smorfia
autosufficiente, la fierezza delle presunte verità! Dònami, Signore, che sia il
tuo primo sguardo che incrocia il mio sguardo, e i miei occhi cambieranno
colore. Vedrò diverso il colore di tutte le cose, guardandole attraverso le tue
pupille!
Grazie perchè
Tu che ci leggi tutti in trasparenza potevi giudicarti tenendo in mano
l'inventario completo delle nostre malattie. Invece hai preferito guarirci:
"non sono venuto per i sani ma per i malati".
Signore Gesù:
possa il tuo sguardo buono guarire il nostro sguardo cattivo, il nostro sguardo
sottile e aguzzo, torvo e sprezzante, offensivo e impudìco, il nostro sguardo
senza appello.
Grazie,
Signore, per il tuo sguardo di luce e di tenerezza. Incantaci dei tuoi occhi e
di tutti gli occhi che assomigliano ai tuoi.