Discernimento: ardito!
D
lTs 5,16:
"Esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono"
Quanto prezioso e pur quanto difficile questo tuo invito alla virtù del
discernimento!
Sento che ciascuno di noi è come se guardasse la propria vita da una
finestrella che gli sta davanti: osserva, giudica, decide. Ma se un provvidenziale terremoto delle sue
certezze imbalsamanti, per esempio una malattia, abbattesse il muro della
finestrella, ecco che lo stesso quadro precedente lo vedo nel ben più vasto, circolare orizzonte della mia vita e del mio mondo.
Grazie,
Signore, per le persone che sanno leggere nel mio cuore un pò con l'onestà
inesorabile dei tuoi occhi per scoprire le ragioni nascoste dei miei desideri,
delle mie parole, dei miei gesti!
Com'è difficile
anche e più ancora, nei fatti sociali, nel progresso scientifico,
nell'evolversi dei costumi, cogliere quello che c'è di bello e di buono, spunto
di crescita per se e per tutti,
distinguendo
la dignità della donna dall'esasperato e libertario femminismo, distinguendo il
diritto allo sciopero dalle battaglie miopi e rivendicative,
distinguendo il
progresso scientifico che ci propone come progresso anche la donazione e la
distruzzione degli embrioni per raccoglierne cellule staminali, distinguendo la
generosa accoglienza allo Straniero, da un ingenuo "tutto va bene",
distinguendo
la felicemente raggiunta libertà di coniugare disinvoltamente sesso e amore dal
ruggito di belva, assetato di piacere, che si insinua maliardo onnipresente,
Liberaci,
Signore, dagli steccati che ci tengono racchiusi nei nostri orticelli profumati
e tuttavia urticanti, per varcarne con coraggio la soglia verso il continente
grande di altri ambienti, di altra gente, di altri sistemi di vita, facendosi
attenti ed avidi discepoli di ogni fresca e nuova briciola di bontà, di
bellezza, di futuro che posso scorgervi, senza mai cedere al camaleontico
camuffarsi e omologarsi per pagare la pace a prezzo dell'identità.