Peccatore: amico preferito
P > Peccatore
Mt 21,28: "Pubblicani e prostitute vi passeranno avanti nel Regno".
Io conosco la storia delle tue predilezioni per me, Signore: so quanto hai seminato nel mio cuore e quanto poco i fratelli hanno potuto raccogliervi. Insegnami a ricordarmelo sempre, per togliermi il coraggio di giudicare gli altri.
Per questo posso ringraziarti per quel giorno in cui, ascoltando il telegiornale, non ho rinnovato le solite parole di sdegno per l'ultimo ministro tangentista appena scoperto.
Tu quel giorno hai guidato il mio sguardo su di un altro che avrebbe potuto essere uguale o peggio, se ne avesse avuto la possibilità: quell'altro ero io.
Infondimi la sapienza che mi renda capace di accogliere come preziosissimo dono il fratello, la sorella che rilevano con profondo, affettuoso sconforto la delusione di ascoltarmi sussurrare parole di disprezzo, la delusione di vedermi lanciare sguardi assassini, la delusione di imbattersi nel mio silenzio giudicante. Dònaci, Signore, uno sguardo attento, rispettoso, sofferente ed appassionato per le nostre sorelle prostitute. Dònaci di sentirle ben più vittime che colpevoli.
Dònaci di intravvedere l'umiliazione disperata che devono nascondere dietro la maschera della sfrontatezza.
Dònaci di leggere in esse l'immagine del potere del denaro su tutto, persone, corpo, cuore, affetti, tutto. Facci attenti al simbolo terrificante della lucciola di colore, urlo del mondo nero da sempre venduto al bianco: un tempo sulle navi dei mercanti di schiavi, oggi sui mercati delle multinazionali.
Donaci l'amicizia con una di queste Poverette, per ascoltare il dramma della sua vita, del suo bambino, per alzare con rispetto la maschera della sua sfacciataggine, velo sulle sue ferite.
Donaci di ritrovare anche attraverso la sua amicizia, un po' della tua amicizia: voglio riconoscere in me la sposa infedele della Bibbia, che si è fatta abbracciare dagli idoli del possesso, della comodità, dell'immagine, della indifferenza!
Insegnami ad accorgermi di quanto divento amabile a me stesso' ed agli altri quando mi riconosco sinceramente vigliacco, debole, aspro, iracondo, stizzito, sensuale, ambizioso.... davanti a Te, al punto da lasciarmelo dire dagli altri!