Preghiera: guardarmi guardato dal Signore - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

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L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
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Preghiera: guardarmi guardato dal Signore

P > Preghiera
Mt 7, 7-11: "Chiedete e vi sarà dato".
Scrutamento interiore.
La nostra vita normalmente frenetica ci mette in difficoltà nell'ascolto scrutante di noi stessi. Ma la circostanza di essere richiamati a un momento di riflessione e preghiera è veramente preziosa: l'essenziale è dirsi che chi ha il coraggio di richiamare per primo lo faccia senza la paura di appesantire l'altro, nella certezza che, dopo il primo momento di perplessità, quel richiamo verrà accolto come un dono!
Verbalizzazione dei sentimenti.
La maggior parte di coloro che si amano pensa di essere del tutto sinceri reciprocamente. Non è vero. Non perchè uno voglia tenere qualcosa nascosto all'altro, ma perchè spesso ciascuno dei due non conosce in profondità i propri sentimenti, ed è per questo che non riesce a comunicarsi all'aTtro. Ha l'impressione di "non aver niente da dire". In effetti è proprio così. Non ha niente da dire. Perchè lui stesso non si possiede e perciò non si può regalare!
Per conoscersi è proprio importante saper esprimere anzitutto a noi stessi i propri sentimenti. E il fatto di doverli condividere con un altro ci obbliga a verbalizzare e perciò a conoscere anzitutto noi stessi per primi, i nostri sentimenti!
La magia dell'Amicizia davanti al tabernacolo.
È proprio utile non aspettare di diventare dei "familiari del tabernacolo" per proporre all'Amico un momento di silenzio davanti all'Eucarestia.
Talora proprio il fatto di trovarsi davanti all'Eucarestia suscita in noi il balzo per essere ciascuno di noi due qualcuno davanti a Qualcuno nel tabernacolo!
Sarà proprio importante e bello aspettare a confidarsi sentimenti e segreti e speranze importanti fino al momento in cui si possa sostare insieme davanti al tabernacolo.
Oppure parimenti bello e utile sarà fermarsi un momento in chiesa, dopo la Comunione eucaristica, per sentirsi comunicare l'un l'altro nella stessa Comunione!
E' un'esperienza di comunione che si prolunga poi dai momenti di illuminazione al vissuto del quotidiano.
Non è assolutamente necessario essere dei "mezzi santi" per tentare l'intimità eucaristica. E' invece un mezzo per diventarlo!
Anzi è esperienza di tanti amici e tanti sposi che confusamente aspettavano l'occasione dall'altro senza avere il coraggio di manifestarlo. "Oh, finalmente...!"
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