Sacramenti: doni per il tempo, non per l'eternità
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1Gv 5,6: "Costui è venuto con l'acqua e il sangue".
Fammi attento,
Signore, a questi strani gesti che sono i Sacramenti: l'uomo di oggi li guarda
con compassionevole ironia, collocandoli tra i rituali magici di un'era
primitiva che incontriamo sui libri di storia dei nostri bambini.
Imbarazzami,
Signore, quando esco dal mio mondo scientifico del lavoro, dal mio mondo
dell'attualità televisiva, dal mio mondo ricco di umanità della mia famiglia,
ed entro nel mondo sacro della tua Chiesa, dei tuoi gesti, dei tuoi segni, dei
tuoi Sacramenti. Voglio entrarvi in punta di piedi, e in punta di cuore!
Permettimi di osservare come questo mondo "moderno", proprio mentre
irride i tuoi gesti, si costruisce nuovi e più severi ritualismi, individuali e
collettivi: le liturgie dello stadio, della moda, della discoteca, del salone di
bellezza, dell'oroscopo, del week-end, del mago di turno e così via.
Voglio
ringraziarti, Signore, perchè tu non mi hai mandato un messaggio aereo appeso a
un paracadute o via satellite, ma ti sei "incarnato" davvero nella
nostra storia visibile. E poi sei rimasto "visibile" nella tua
Chiesa. E la Chiesa si fa visibile nei tuoi Sacramenti.
Grazie perchè Tu ci hai dato degli appuntamenti visibili, nel Libro,
nell'acqua, nel pane, nel vino, nell'olio... perchè ti ricordavi di averci
creati corporei: mi fanno soffrire quelli che dicono di credere in un Dio
"per aria", un Dio lontano e invisibile, o un Dio nascosto in tutte
le cose, un Dio "nome senza volto", un Dio che non può dire niente a
nessuno.
Grazie perchè hai chiesto di strappare dalla solitudine individuale,
vivendoli nella famiglia comune della tua Chiesa, i momenti fondamentali della
nostra vita: la nascita con il Battesimo, la crescita con la Cresima, la mensa
con l'Eucarestia, il peccato con la Riconciliazione, l'amore col Matrimonio,
l'annunzio con l'Ordine, la malattia e la vita eterna con l'Unzione: mai più
una vita solitaria e autosufficiente per il cristiano!
Grazie perchè
ci hai detto che questi gesti non erano soltanto nostri ma anche tuoi! Così, se
pur Tu sei "onnipresente", tuttavia ci consegni posti e tempi per gli
appuntamenti con te: Tu vuoi diventare un Dio afferrabile!
Ma proprio
perchè questi sono gesti tuoi, paralizza la nostra mano, ammutolisci le nostre
labbra, incenerisci il nostro sguardo, annienta il nostro pensiero, quando facciamo
questi gesti come se ci soffiassimo il naso col fazzoletto: fammi tremare, di
paura prima e poi d'amore, davanti ai tuoi Sacramenti.
Concedimi di incontrare credenti che cambiano volto quando aprono il Libro,
che spalancano gli occhi davanti a un battesimo, che "si sollevano da
terra" quando fanno la Comunione, che saltano di gioia dopo la
confessione, che fanno giurare ai figli di domandare santa Unzione quando mamma
sarà in serio pericolo!
Grazie dei
Tuoi "segni" fino al giorno che "nè qui nè a Gerusalemme
adorerete il Padre" perchè "le cose di prima sono passate"... e
"lo vedremo faccia a faccia, così come Egli è".