Vedovanza: carisma speciale
V
Is 1,17: "Difendete la causa della vedova".
Facci attenti, Signore, a quelle sorelle e a quei fratelli che Tu hai privato della persona compagna della loro vita: insegnaci a tentare di colmare con la nostra amicizia il vuoto incolmabile del loro cuore. Prendi per mano, Signore, la vedova, insegnandole a coltivare un'affettuosa memoria di chi l'aspetta in cielo senza farsene paralizzare qui in terra.
Allontana dalla vedova il pericolo di considerarsi finita nell'attesa inerte e ripiegata di poter ritrovare chi ama.
Ma salvala altresì dal pericolo di cercare nella futilità della distrazione, come nel travolgimento lavorativo l'evasione dalla propria sofferenza.
Volgi lo sguardo della vedova verso i figli che pesano sulle sue fragili spalle solitarie senza affliggerli con l'ansia e senza requisirli alla ricerca di una compensazione affettiva.
Concedi alla vedova, che soffre così la solitudine, di tentare la via difficile ma sicura di colmare la propria solitudine curando la solitudine degli altri.
Insegna alla vedova a coniugare la fedeltà sentimentale a chi più non l'abbraccia con la gioia sapiente di nuove e più dilatate, sagge e fruttuose amicizie con altre donne e altri uomini, considerandosi così guardata dal coniuge in Cielo con serena compiacenza.
Apri gli occhi della vedova sugli orizzonti imploranti dei bimbi abbandonati, degli anziani soli, delle coppie in crisi, della parrocchia appesantita da problemi, del corpo crocifisso dei malati.
Alimenta la fede delle nostre vedove, per superare un pur comprensibile ricordo di chi le ha amate con la percezione della vicinanza e della presenza affettuosa di chi, dal Cielo, le sta amando adesso.
Sospingi le nostre vedove verso l'approfondita riscoperta dell'intimità sentimentale con Te, Signore, cercando la tua familiarità, la tua carezza e la tua consolazione; radicando nel dolore la più vigorosa pianta della fede.