Poveri: e noi borghesi - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

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L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
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Poveri: e noi borghesi

P > Poveri
Gb 21,13: "I malvagi vivono nel benessere i loro giorni".
Non permetterci, Signore, di scaricare su Chissachì la responsabilità delle atroci sofferenze che abitano appena accanto all'uscio di casa nostra: il mio silenzio e la mia pigrizia mi fanno omicida per omissione di atti d'ufficio.
Insegnami a sognare una società realmente fraterna senza accontentarmi di atteggiamenti assistenziali ma neppure sognando che dei provvedimenti strutturalmente imposti dall'alto possano creare la felicità. Fammi scoprire che la pur necessaria giustizia sociale, davvero indispensabile, non basta per creare l'amore, e perciò la gioia, nei nostri cuori. Ma impedisci alle persone di buon cuoré di fare il sordo alle urla lancinanti della giustizia.
Tocca, Signore, il cuore e il portafoglio di noi borghesi di questo mondo, suscitando la nostra consapevolezza fino ad avvertire non come un dovere ma come un'esigenza il gesto di comprometterci stabilmente per gli Ultimi.
Rendimi diffidente verso il singolo gesto di carità con cui vorrei imbavagliare la mia coscienza di benpensante spensierato, ma rendimi tuttavia attento a scorgere se in quel gesto non fosse nascosto un tuo tranello d'amore per spalancare gli occhi del mio cuore.
Allontanami dall'immagine del borghese che vive riparato dal mondo nel castello-prigione della sua abitazione superaccessoriata, dietro le finestre a doppi vetri per difendersi dall'urlo del Disperato sottocasa.
Trasforma l'istintivo disprezzo per questo mondo di borghesi, sportivi, luccicanti, rampanti, giovanili, sani, belli e feroci, in compassione serena e fraterna per queste persone che, insterilite nel cuore, avanzano smaglianti e sorridenti scavalcando inconsapevoli i cadaveri dei fratelli.
Fammi amorevole elemosiniere dei borghesi che incontro sul mio cammino, apostolo per quelli che mi guardano passando sprezzanti, capace di palpitare per quelli che stritolano chi amo, invocando dalla vita e da Te segnali evidenti per guarirli dalla loro cecità omicida e suicida.
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