Rigore: per amore
R
Rm 11,22:
"Considera la bontà e la severità di Dio".
Insegnami a
guardarmi intorno, Signore Gesù: questo mondo in frenetica corsa verso il
confort, verso la cosiddetta libertà, verso ogni comodità, sembra accogliere
solo chi permette, e rifiutare chi proibisce, quand'anche proibisse la propria
autodistruzione.
Mi sento considerato, Signore, in quanto cristiano, come "l'uomo del
no": anche i dieci comandamenti sono soprattutto negazioni; ma anche i
segnali stradali sono soprattutto divieti, e servono per arrivare vivi a casa!
Insegnami a
guardare con affettuosa compassione questi giovani ai quali è permesso tutto
quello che gli anziani neppure si sognavano di chiedere ai loro Genitori: il
mondo del "presto e subito" diventa un frenetico "usa e
getta", anche di se stessi.
Ma tienimi per
mano anche nel guardare i Maestri e gli Adulti attorno a questi giovani, che
vogliono spacciarsi per giovani essi pure, tutto approvando e tutto concedendo:
verranno presto abbandonati; dopo che i giovani si saranno serviti di tutta
quella libertà che si vantavano di concedere.
Concedimi il
coraggio di assumere atteggiamenti di stretta vicinanza, di vera accoglienza e
condivisione con gli uomini e le donne d'oggi, vivendo al di dentro del loro
mondo, per offrire loro, dal di dentro di loro stessi, quelle posizioni di
rigore che permettono di vivere vivi e di sapere dove vogliamo andare. Insegna
ai Genitori anzitutto l'arte di pronunziare meno no possibile, concedendo fino
a un passo dal rischio, partecipando alle follie dei figli, per essere poi capaci
di pronunziare, accanto e non sopra di loro, alcuni no irreversibili: i figli
impareranno a distinguere tra i paracarri e la voragine sottostante.
Ispira a chi
riveste autorità di esprimere altresì anche l'autorevolezza di chi non si
lascia travolgere dall'imitazione ma riesce a dare per amore sia la carezza che
lo schiaffo.
Suggerisci
agli Insegnanti, ai Genitori, ai Catechisti, ai Preti, l'arte di indicare la
strada senza agitare il fantasma della punizione e lo scettro del potere,
mostrando invece se stessi entusiasti e felici della via che stanno indicando.
Guida,
Signore, la tua Chiesa, anzitutto sulle vie della compagnia sincera e solidale
con gli uomini e le donne del nostro tempo, dentro, nè da fuori, nè da sopra
dei loro conflitti e dei loro drammi, per poter poi benevolmente quanto
appassionatamente additare la via della Croce, via alla Vita.
Insegnami,
Signore, l'arte dell'abbraccio: potrò domandare rigore soltanto a chi avrò
prima appassionatamente abbracciato. E sarà credibile soltanto l'abbraccio di
chi avrà saputo essere con me, per il mio bene, rigoroso. Come Te!