Liturgia: da vivere - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

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L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
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Liturgia: da vivere

L > Liturgia
Es. 12,16: "Avrete una convocazione sacra".
Non permettermi, Signore, di uscire da una liturgia esattamente come sono entrato: Tu, Signore, avresti scritto sulla sabbia del mio cuore.
Non permettenui, Signore, di partecipare a una liturgia come uno spettatore in platea davanti a una commedia che già conosce a memoria: Tu non saresti, Signore, il Dio della novità nella mia vita!
Non permettermi, Signore, di osservare schizzinoso le banalità di certe liturgie, elargendo sorrisi di consenso o riversando smorfie di disgusto, asserragliato nel balconcino privato del mio defilato giudizio: la Chiesa non sarebbe la mia famiglia!
Non permettermi, Signore, di assistere impotente al monopolio clericale della liturgia, come se questa fosse ovviamente "affare del prete" e il prete fosse "inattaccabile".
Non permettermi, Signore, di partecipare tranquillamente, con il viso pacificato di chi sa benissimo che lì non c'è nulla da prendere e nulla da perdere, a liturgie scontate, dove il Vangelo non raccoglie e non rimanda la sfida della moderna società secolarizzata.
Grazie, Signore, perchè ho incontrato il mondo della fede, perchè ho conosciuto chi ti ha conosciuto, perchè ho varcato la soglia misteriosa dei templi e dei riti, questi gesti così strani fatti per parlare con Te! Grazie per i Sacramenti, per questi appuntamenti visibili con la persona dell'Invisibile, per questi gesti sempre uguali lungo i secoli e attraverso i continenti, nei quali sfuggo all'arbitrio solitario del mio incontro con Te, entrando in questa casa e in questo rito comune a tutto il tuo Popolo, la Chiesa. Ma grazie ancora di più perchè mi hai guidato a scoprire che le tracce della mia fede emotiva e personale mi conducevano ai riti comuni, collettivi e "oggettivi" della mia Chiesa: li mi scampi dal pericolo di fare della fede una emozione allo specchio di me stesso.
Perchè è nella Chiesa che Tu mi hai dato appuntamento con Te insieme ai fratelli, mi regali l'ebbrezza di sentirmi Popolo, e Popolo di Dio!
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