Sordità: alla voce del mio cuore "Ho parlato ma non avete sentito" - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

+39.3355871744
bonzaniprospero8@gmail.com
L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
www.personalismo.it
Vai ai contenuti

Sordità: alla voce del mio cuore "Ho parlato ma non avete sentito"

S > Sordità
Is 65,11: "Ho parlato ma non avete sentito"
Insegnami Signore; costringimi ad imparare l'arte dell'ascolto di me stesso, della mia coscienza, dei miei sentimenti, del mio cuore: scamperò dalla sventura di una vita superficiale qualunque, travolta dai fatti o dalle sventure, illusa di chissà quali vette raggiunte: appena arrivato ne intravedo altre più alte, sia nel bene della santità come nel peccato della affermazione di me a tutti i costi.
Vorrei imparare, Signore, l'ascolto pacato della brezza leggera dei miei sentimenti come il coraggio di ascoltare, senza tapparmi le orecchie, quando il mio cuore ruggisce il latrato del rimorso.
Ma vorrei imparare ad ascoltarmi dentro, almeno il più frequentemente possibile, a somiglianza di Te che ascolti, leggi, conosci ogni palpito del mio cuore.
Aiutami a superare lo stadio infantile dell'esame di coscienza sui miei "peccati" contro la tua Legge. Insegnami invece a non scrutare gesti, parole, azioni, ma soprattutto i sentimenti che li hanno preceduti, accompagnati, seguiti.
Perchè Tu "non guardi il volto ma ascolti il cuore!" Perchè soltanto fra persone che sono abituate a leggersi nel profondo di sè è possibile un incontro dal profondo del cuore dell'uno al profondo del cuore dell'altro. Altrimenti il prezzo della sordità, a sè e all'altro, è la solitudine.
E' così, Signore, che ho raccolto un foglio trovato a caso, lasciato per terra, dopo un incontro giovanile, con un alfabeto, dalla A alla Z, proprio sul pericolo di "fare il sordo a sè stessi". Voglio rileggerlo, meditarlo, davanti a Te, ripensandomi cosa mi sarei lasciato dire dal mio cuore quando avevo vent'anni. TENTO DI METTERE A FUOCO.
A) L'esperienza della solitudine: mi genera pace, ansia, vuoto, sogno, smarrimento, tentativo di riempire la solitudine con la chiacchiera, la musica, il caos...
B) Quando mi viene chiesto "come stai?" da una persona che merita una risposta non banale. Come mi comporto? Mi trovo ordinariamente con una risposta già pronta... evito di rispondere... evito di rispondermi...
C) Ricordo quando una persona mi ha ultimamente risposto seriamente alla domanda: "come stai?". Mi ha meravigliato, messo in imbarazzo, spalancato il mio cuore al suo... e quando mi sono accorto che non intendeva rispondere alla mia domanda impegnativa...
www.personalismo.it  per segnalazioni postmaster@personalismo.it
Torna ai contenuti