Servizio: in ginocchio
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Mt 25,35: "Avevo fame, mi deste da mangiare".
Signore Gesù:
salvami da quelli che per volermi bene, vogliono cancellare nel mio cuore tutti
gli altri miliardi di uomini che imbarazzano gli spavaldi banchetti della
nostra "civiltà" del benessere!
Signore Gesù,
come fai a pensare che io debba occuparmi di tutti questi Marocchini che
dopodomani si sposeranno le nostre figlie regalandoci nipoti meticci? Hai forse
messo il tuo mondo nelle mie mani? Come fai a pensare che dovrei spendere il
mio tempo all'ospedale accanto ai cadaveri che vivono dietro un paravento in
attesa di lasciare il posto libero al cadavere vivente successivo?
Tu mi hai solo chiesto di ricordarmi che quando incontro la vecchina del
piano di sopra, o il tossico per strada, o il Capoufficio nevrotico per
nascondere la ferita di un dramma familiare, o Chissà chi, ebbene, non sto
incontrando chissachì, ma sto incontrando te, il mio Signore, che abiti nel
cuore di quel "povero cristo".
Insegnami, ad
inginocchiarmi innanzitutto davanti al tabernacolo del cuore di Chissà chi, e
poi a lasciarmi scappare di mano tutto il tempo, il denaro, il cuore che sarò
capace di lasciarmi scappare di mano. Non sarà che una goccia nell'oceano ma è
quella goccia che dà senso alla mia vita.
Tu mi ricordi
che quel tempo in poltrona e quei soldi non necessari sul conto in banca
urleranno contro di me davanti al tribunale dell'Altissimo!
Insegnami,
Signore, a non dare "qualcosa", ma me stesso; non dare gli spiccioli
della mia vita ma a gettare tutto il capitale del mio cuore in qualche
avventura collettiva d'amore gratuito!
Prendimi per
mano, conducimi fino a sapermi finalmente decidere a servire nella posizione
più giusta: in ginocchio!