Comando: esteriore - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

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L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
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Comando: esteriore

C > Comando
 
 
1Re 18,36: "comando agli altri per obbedire a te."
 
Scampami, Signore, dal pericolo di comandare per imporre me stesso, per il gusto amaro di vedere altri che mi obbediscono, sul lavoro, fra amici, e soprattutto in famiglia.
 
Insegnami a non essere spontaneo nell'esercizio della mia autorità, piccola o grande che sia, fermandomi invece a scoprire umilmente quale possa essere il bene più grande di coloro di cui sono responsabile. Liberami dal pericolo delle sicurezze assolute nell'esercizio della mia autorità, alimentando in cuore il desiderio di ascoltare e imparare davvero dai miei sottoposti.
 
Liberami tuttavia dal timore di comandare, quando intravvedo la possibilità di dover pagare la mia autorevolezza a prezzo del consenso altrui.
 
Voglio sentirmi responsabile del mio servizio di guida non tanto davanti ai risultati o davanti all'opinione altrui, ma davanti alla mia coscienza, illuminata da un contatto solitario con il tuo sguardo, Signore: "parla, Signore, tuo figlio ti ascolta. Ed io ripeterò le tue parole!".
 
Voglio vivere la mia autorità, in famiglia, nella compagnia, sul lavoro, dovunque, in spirito di sincero servizio. Ma desidero altresì che anche gli altri possano cogliermi servitore proprio mentre potrei sembrare padrone.
 
Fammi desiderare, Signore, l'amore di quelli ai quali devo comandare. Scampami dal "molti nemici, molto onore".
 
Liberami dal mito del consenso e della simpatia, dandomi tuttavia la luce per credere che l'autorità esercitata per amore, prima o dopo, suscita inesorabilmente amore.
 
Tocca il mio cuore, Signore, così che io possa percepirmi ed altri possano vedermi obbediente a te soprattutto quando comando agli altri!
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