Attesa: del Signore nella mia vita
A > Attesa
Sal 5,4: "T'invoco e sto in attesa,"
Benedette in
eterno quelle persone che hanno insegnato ai più giovani ad aspettarti in quel
posto lì dove Tu li aspetti: normalmente Tu non ti fai aspettare ma a un certo
punto rispondi davvero, in fondo al cuore, con l'esperienza di una compagnia
dal profumo inconfondibile: "Se io sono con te chi sarà contro dite?
Neppure tu stesso, se sei rimasto davanti a me, potrai farti tutto il male che
nessun altro potrebbe farti!"
Ma in quanti altri posti, Signore, tu mi
fissi il "cantuccio romantico" dove aspettarmi? Dove ho potuto
esclamare anch'io come il vecchio Simeone: "finalmente!"?
lo ti aspetto nei momenti di fallimento, ed è
giusto, perchè li ritrovo veramente chi sono. Ma tu aspetti altrettanto nei
momenti di esultanza, perché quelli sono gli antipasti del banchetto celeste!
Io ti aspetto
nella preghiera solitaria, prolungata notturna: li sperimento quella intimità
sentimentale così simile e talvolta più struggente degli abbracci di chi amo.
Io ti aspetto
in quei "contatti d'anima" con le persone "speciali" della
mia vita: sono la prova che non siamo fatti nè per la solitudine nè per la
cordialità nè per l'affetto soltanto, ma per la comunione dal profondo di se al
profondo dell'altro, al profondo di Te!
Io ti aspetto
nel Povero, nel Solo, nel Tradito, nel Malato, perché Tu mi hai detto che mi
aspetti lì: il sigillo della gioia nel loro servizio tradisce il profumo del
tuo passaggio.
Io ti aspetto nel mio
scacco, nel mio essere tradito e nella mia malattia: lì trovo il coraggio di
abbandonarmi nelle tue braccia! Io ti aspetto nell'ascolto della tua Parola,
nell'intimità del ringraziamento dopo la comunione eucaristica, nella lotta
pagante per un mondo, nel mio piccolo, più vicino ai tuoi sogni,
nell'esperienza di sentirmi abitato dallo Spirito, nell'atteggiamento di
docilità ai tuoi sussurri interiori... Io ti aspetto impaziente, perché ora ti
contempliamo come in uno specchio, allora invece faccia a faccia. Io ti
aspetto!