Sicurezze: false - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

+39.3355871744
bonzaniprospero8@gmail.com
L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
www.personalismo.it
Vai ai contenuti

Sicurezze: false

S > Sicurezza
Lc 6,20: "Guai a voi o ricchi".
Sfortunato chi pensa di vivere bene perchè ha tanti beni, senza preoccuparsi di avere, non tanti beni, ma tante persone che gli vogliono bene!
Ma sfortunato anche chi non ha tante cose, dalla salute alla casa, alle vacanze, ma passa la vita arrabbiato perché non ha tante cose, dimenticandosi di tutti gli altri che ne hanno ancora meno!
Sfortunati quelli che si sentono sicuri perchè hanno studiato e sanno parlare per far tacere gli altri: sanno tante cose, ma non sanno che la parola di uno che non sa scrivere ma sa amare semina felicità e pace più della sua cultura.
Sfortunati quelli che hanno un carattere così forte e una grinta così decisa da non avere mai paura di nessuno: forse sono quelli che pensano anche di non aver bisogno di nessuno, neppure bisogno di essere amati. Forse neppure bisogno di Dio!
Sfortunati quelli che hanno una bella famiglia, dei bei figli, una casa discreta e tanta pace in casa, ma attorno alla casa stendono un filo spinato per allontanare chi soffre e chi piange. Si troveranno soli quando la croce busserà alla loro porta, dopo aver vissuto una vita piccola, piccola.
Dobbiamo forse dire sfortunati anche i fortunatissimi che vincono un sacco di soldi ai giochini televisivi e forse anche chi tanti soldi li fa con il suo lavoro, più o meno onesto.
Sarebbero una benedizione i soldi se, come dice Gesù nel Vangelo, ne facessimo parte ai poveri in terra per farci degli amici, in terra e in cielo; magari creando posti di lavoro per i disoccupati. Ma è tanto difficile, come dice Gesù, più difficile che un cammello o una corda passino in un ago!
Sfortunati quelli che sono così forti delle loro ragioni, che le sbattono in faccia agli altri giudicandoli: non convinceranno nessuno e faranno deserto attorno a sè.
Sfortunati quelli che vorrebbero ridere sempre, restare sempre giovani, mangiare, bere e dormire tranquilli, vestir bene, quelli che vorrebbero indovinare sempre la barzelletta per essere al centro dell'attenzione, quelli che vivono per la carriera e per la bella figura.
Sfortunati quelli che vorrebbero star bene sempre, non morire mai e non andare mai in paradiso!
Ma allora per Gesù siamo un mondo di sfortunati anche noi? Gesù ti risponde: non ti voglio fortunato ma felice, qui e di là.
Felice chi preferisce l'amore alla salute. Felice chi preferisce l'amicizia del povero ai favori del ricco. Felice chi trova nella fede l'entusiasmo per sognare, sogna un mondo più bello per tutti.
Felice chi perdona senza essere perdonato. Chi ama anche senza essere amato. Felice chi gli basta poco per essere felice, oppure, ripetendo una follia dei Santi, gli basta la volontà di Dio per essere felice!
www.personalismo.it  per segnalazioni postmaster@personalismo.it
Torna ai contenuti