Parola di Dio: un testimone
P > Parola
"La
preghiera non è tutto, ma tutto nasce dalla preghiera". (P. Gasparino di
Cuneo)
Profittiamo di
questo spazio accanto alla parabola del Seminatore per offrire pochissime righe
di riflessione su come
leggere, masticare e digerire la Parola di Dio, sfogliando gli appunti del più
illuminato maestro oggi
vivente della Parola, Padre Gasparino.
Ci piace tratteggiarne la figura, prima di
darne alcune "ricette" per "cucinare" la Parola, anche per
invitare ad incontrare lui e i suoi libri.
Cominciò in quel di Cuneo come tanti animi generosi che nell'immediato
dopoguerra raccoglievano i bambini cui le bombe avevano rubato la famiglia.
Ancor oggi il Centro contemplativo Missionario che si trova sul rettilineo fra
Cuneo e Borgo S. Dalmazzo si chiama appunto "Città dei Ragazzi" anche
se di quei bambini restano soltanto le giostre multicolori in giardino, a
ricordo di quella avventura della Provvidenza.
Andrea si
diverte a sfidare la Provvidenza insidiandola con una perseverante preghiera di
domanda: il preziosissimo libretto "l'impossibile è possibile" passa
in rassegna gli innumerevoli casi di preghiera insistente esaudita. Ancor oggi
capita che le ragazze che partono in missione lascino casa portando in tasca
soltanto il biglietto dell'aereo per il Brasile, affidandosi alla Provvidenza
per raggiungere le più sperse favelas.
Così
similmente una volta all'anno tutte le tasche ed i cassetti della Comunità
devono essere svuotati di tutto, liberandosi perfino dei francobolli,
trasferendo ogni spicciolo nelle mani dei veri proprietari, i Poveri, così da
poter ricominciare da zero e rimettere alla prova la Provvidenza.
L'accoglienza
dei bambini abbandonati cessò quando le pur giuste richieste delle autorità sanitarie
scolastiche esigevano di adeguarsi alla normativa pubblica: "Ci sposteremo
in quelle parti del mondo dove i bambini non devono sottostare a tutti questi
controlli. Scegliamo i bambini di strade del 3° mondo!".
Ma il fiore
dell'attività caritativa è alimentato dalla radice di una preghiera
perseverante: da oltre 30 anni, a turno, un membro della comunità resta sempre,
giorno e notte, davanti all'Eucarestia, nella rustica, "magica"
cappella nella Comunità.
Proprio questa particolarissima esperienza di
preghiera ha fiorito le "Scuole di preghiera" e i "deserti"
di 40 giorni che hanno educato alla fede migliaia di giovani: ogni primo sabato
del mese accorrono numerosissimi da tutto il Nord Italia per imparare la
preghiera non dai discorsi ma della vita da chi trova la gioia dividendosi fra
i Poveri e l'Adorazione.
Ultimamente
accanto alla rudimentale costruzione dove abitano le sorelle è sorto un piccolo
elegante edificio: l'ostello della gioventù. E' il nome dell'alloggio per i
malati terminali di AIDS che vivono con i fratelli e le sorelle l'avventura
della fraternità evangelica.