Desiderio: dell'invisibile
D > Desiderio
Mc 9,2: "Si trasfigurò davanti a
loro."
Gesù uomo visibile come tutti noi, ma dentro l'uomo visibile portavi il Dio
invisibile. Chiami tre apostoli prediletti e
fai cadere davanti a loro il velo della tua umanità per scoprire un attimo il
mistero della Tua divinità.
Sarà forse
stato un gioco da baraccone che soltanto Tu potevi mettere in scena o era
invece un invito a tutti noi per
tentare di vedere e guardare l'invisibile dietro la corteccia del visibile di
ciascuno?
Certo che è
più difficile per noi perchè Tu Gesù non operi il miracolo tutti i giorni ma è
più difficile soprattutto
perchè viviamo nella civiltà dell'immagine, del visibile, dell'apparenza.
Ma il Tuo invito, Gesù, rimane: cercate di vedere l'invisibile.
Davanti
all'incanto di un bimbo appena nato non fermarti troppo a controllare se è sano
o a chi assomiglia:
inginocchiati davanti alla scintilla di Dio che abita in lui.
E' ripresa la
corsa alla scoperta dello spazio, alla ricerca di vita su nuovi pianeti: ma
questi scienziati si saranno
fermati a domandarsi chi ha disegnato le stelle in cielo?
Incontri un
amico che non vedevi da tanto: ti racconta i suoi anni trascorsi, ma tu cerchi
di spiare dagli occhi, dalla
voce, dal sorriso, le gioie e le ferite che nasconde nel cuore!
Guardare
l'invisibile: hanno catturato un terrorista: il Tg te ne mostra il volto ma
senti il desiderio immediato di
poter vedere quello che il cameramen non può riprendere: la sua storia, la sua
infanzia, la sua rabbia, la sua fede!
Saluti una
persona che incontri spesso, ti racconta del lavoro e della famiglia, e anche
tu, ma a un certo punto non ti viene voglia di domandargli "come stai
dentro?", "sei contento di essere al mondo?" "ci credi in
un altro mondo? E' l'invito a passare dalla banalità alla profondità.
Quando entri
in chiesa e vedi questo artistico Crocifisso, devi forse aspettare di andare a
vedere quel film sulla Passione, comparso in America in 3000 sale contemporaneamente
per sentire il desiderio di spiare il mistero di un Dio macellato come un
agnello? Nella storia della Chiesa furono distrutte migliaia di opere d'arte
sacra perchè la gente si fermava a guardare la bellezza visibile senza
inginocchiarsi davanti al mistero che stava dietro la tela del quadro, dentro
il marmo della statua.
E quando
incontri qualcuno che stimi, quando vivi in famiglia sei uno di quelli che si
scoccia di sentirti domandare se sei felice, e gli rispondi, "son fatti
miei", oppure non riesci a sederti a tavola se prima non hai invitato
l'altro alla tavola del tuo cuore, per gustarne profumi e amarezze?
Non senti mai
il triste imbarazzo di vivere questo carnevale tutto l'anno dove ciascuno, per
la paura di scoprire l'invisibile che porta dentro, mette la maschera della
normalità fuori, vivendo in una folla di solitari?
Beati quelli occhi affascinati dall'invisibile nascosto nelle cose, nelle
persone, nel mistero della vita, dell'amore, del dolore e della morte: vivranno
contemplando mondi sempre nuovi e luminosi. Beati quegli occhi che bussano
rispettosi al mistero invisibile del cuore dell'altro. Beati quegli occhi che
non si abbassano ma si lasciano visitare fino in fondo all'invisibile da chi li
avvicina con amore: assomiglieranno agli occhi di Dio.
Beati quegli
occhi che aspettano con impazienza di vedere tutto ciò che non si può vedere,
nell'attesa di tutto vedere nell'incontro viso a viso col cuore di Dio nella
trasparenza definitiva del suo cielo!