Bellezza: traccia di Dio - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

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L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
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Bellezza: traccia di Dio

B > Bellezza
Lc 21,5: "parlavano delle pietre belle del tempio ".
Grazie perché non mi hai ricordato la fragilità di ogni bellezza con il gusto sadico del guastafeste.
Mi hai invece invitato ad incantarmi di ogni bellezza fragile per cogliervi l'anticipo della Bellezza definitiva!
Ti ringrazio, Signore Gesù, perché hai voluto vivere il fascino della bellezza, dai gigli del campo a tua Madre! Così hai salvato l'ansia di bellezza che ci palpita in cuore da un senso di colpa!
Tu che ti sei fermato ad ammirare la bellezza del tempio di Gerusalemme, insegnaci ad apprezzare ogni bellezza!
Insegnaci a desiderare la bellezza più del possesso, la bellezza più del successo, la bellezza più del cònfort, la bellezza più del denaro, la bellezza più del piacere, la bellezza più del potere, la bellezza più del buon cibo, la bellezza più del riposo, la bellezza più dell'intelligenza, la bellezza più della giovinezza, la bellezza più della forza, la bellezza più dell'onestà... ma quale bellezza?
Signore Gesù: insegnaci il gusto raffinato della bellezza vera. Insegnaci il gusto delle armonie dentro di sè, il gusto della comunione profonda fuori di sè!
Fammi capace di cogliere anche nello sgorbio fisico degli uomini e delle donne armoniosi dentro, il riverbero esteriore della loro bellezza interiore.
Tu che ci hai invitato a guardare le bellezze del tuo tempio osservando che la sua fragilità avrebbe fatto spazio alla venuta del Messia e al Suo Regno.
Insegnaci così a guardare la bellezza del nostro corpo, tuo tempio, nella gioia senza rimpianti di vederci consumati dagli anni per fare spazio al pezzetto di Regno che ci hai affidato!
Concedimi imbarazzo, rabbia e compassione per la bellezza ambiziosa, invadente, ostentata, autoerotica, discriminante, approfittatrice, vuota.
Dònami il fascino delle cose e delle persone belle come i fiori, che sanno infragilirsi e appassire per fecondare.
Incantami di ogni pur fragile bellezza soprattutto, anzi, solo quando trasuda il profumo di una bellezza eterna.
La bellezza di un'intelligenza quando non si consuma nella geniale scoperta delle cose ma si affascina di più nell'intuizione dei cuori.
La bellezza di un panorama quando lo contemplo accanto a chi con me c'intravede l'attesa luminosa del Cielo.
La bellezza di una melodia quando canta il sogno di dare voce a tutti gli Imbavagliati della Terra.
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