Lontani: dilatiamo gli orizzonti!
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Mt. 2,1: "Alcuni Magi giunsero da Oriente per domandare".
Ecco, Signore,
che bisogna subito allargare il presepio! Occorre far posto ad ospiti inaspettati,
che arriveranno chissà da dove. Non basta sistemare i cosiddetti Re Magi, con i
loro costumi pittoreschi, la servitù esotica, i cammelli e le some preziose:
occorre scrutare lontano l'orizzonte, fissare piste non marcate dalle mappe
ufficiali e prepararsi ad incontri imprevisti.
Ecco che i
nostri conventi vuoti e cadenti si riempiono di sorridenti negretti: danno
colore nuovo alle nostre mura stinte, innestando nel Vangelo il loro prezioso
esotico tesoro.
Dammi, Signore, la passione di incontrare le persone che non conosco, senza
arroccarmi nelle mie abituali, asfittiche amicizie. Dammi quello spintone
necessario per deporre le pantofole e uscir di casa sguazzando nel fango della
strada: voglio manifestarti dovunque, voglio cogliere ovunque la tua manifestazione!
Fammi rivivere, Signore, il paesaggio della
tua Epifania, la tua Gerusalemme allora come oggi terra insanguinata: voglio
mettere in progetto nel mio calendario una visita o un ritorno su quei sassi
che tu hai calpestato, su quella terra che hai inzuppato del tuo sangue!
Mettimi in
guardia contro gli scribi, i sapienti, i dottori della legge, che ai Magi, cercatori
di te, non seppero dare altre risposte che parole immobili e astratte,
ingessati e paralizzati dalle loro certezze hanno saputo ripetere una lezione
senza lasciarsi scottare dalla tua Parola. Fammi bruciare invece, al fuoco
della tua Parola, fammi mettere, come i Magi, in audace cammino, così che la
fiamma del mio cuore incendiato possa diventare segnale, epifania, per i tanti
che si accontentano della lampadina azzurrognola e schermata accanto al
televisore serale.
Fammi
apprezzare la cultura di questi Magi che non ne fecero uno scudo contro ogni
novità, ma trampolino verso nuovi pericolosi orizzonti!
Fammi credere
anche in questa cultura secolarizzata, ambigua sprezzante ambiziosa, frettolosa
nelle sue conclusioni terreniste, per scoprire nel suo schiaffo lo stimolo
accogliere nel Vangelo di sempre le risposte di oggi.
Rendimi come
Abramo e questi Magi, capace di abbandonare le terre sicure e inaridite delle
mie tranquillizzanti certezze, abbandonata la micidiale poltrona serale, verso
quei panorami culturali, scientifici, di costume, di presunta innovativa
liberante moralità, per un confronto coraggioso nè prevenuto, nè intimorito, in
questa Società dove Gesù diventa precipitosamente minoranza
Scampaci da
quelle adunate oceaniche di giovani, arroccati nelle loro schiere allineate e
compatte, che tornano a casa con il cuore traboccante di entusiasmo, senza
saper raccontare la novità che hanno incontrato!
Salvaci dagli
entusiasmi collettivi che procedono per passione di conformità entro i confini
del 1000 volte ripetuto, senza generare arditi solitari capaci di confrontarsi
singolarmente con il professore sprezzante e con il capoufficio derisore.
Mandaci uomini e donne
nuovi per questo mondo nuovo.