Peccato originale: confortante! - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

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L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
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Peccato originale: confortante!

P > Peccato
Gen 3,13: "Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato"
Come capacitarsi, mio Dio, che questo bimbo appena nato, frutto di un probabile gesto d'amore, sia nato per morire? Sul suo sbocciare già aleggia il fantasma che lo vuole avvizzito! "polvere sei e polvere tornerai".
Come credere che sia proprio necessario nascere dalle doglie del parto? Come spiegarci che la prima parola del neonato sia un urlo, questo segnale di sgomento nel venire alla luce? "moltiplicherò i tuoi dolori...".
Come giustificare che sia nato, questo bimbo, così fragile, così esposto alla malattia, che lo visiterà lungo tutta la sua vita, memoria feroce di una sempre mendicante fragilità?
Come pensare che questo gesto del nutrirsi e dello sporcarsi, così tanto simile al cucciolo di belva, dovrà essere pagato dalla condanna al sudore della sua fronte?
Come scusare Dio di aver disegnato questo cucciolo d'uomo già "rotto" dentro, abitato da una fonte di tenebrosa concupiscenza, senza certificato di garanzia che possa permetterne il rinvio al produttore? Come intuire che questo piccolo, limpido, accattivante corpicciuolo dovrà ben presto coprire la propria nudità per impedire di essere desiderato in uno sguardo di "cieca bramosia"?: "verso il tuo uomo sarà il tuo istinto".
Come perdonare al suo Creatore di avergli in partenza ottenebrato la divina scintilla dell'intelligenza così da rendergli invisibile il volto di suo Padre?
Come rassegnarsi a che la sete d'infinito che zampilla nel cuore di questo bimbo, assetato di felicità più che del latte di mamma, possa "naturalmente" equivocare fra la gioia e il piacere?
Come spiegarsi la nefasta possibilità, inserita nel codice genetico di quest'anima immortale, di negare se stessa, interpretando lo spirito come reazione chimica della propria corteccia cerebrale?
Rendici consapevoli, Signore Gesù, di quanto indispensabile diventi questa misteriosa verità del peccato originale, per confortarci dichiarandoci da te sognati, fatti per non essere come siamo fatti, salvati dalla tua avvolgente resurrezione!
Grazie perché hai creato Adamo in una terra di cielo. Grazie perché in Gesù terra e cielo più non esistono lontani ma coniugati ormai in indissolubile matrimonio!
Grazie perché il tuo Spirito, dai tempi della creazione prima, e del battesimo poi, semina il cielo nel cuore di tutti coloro che credono nell'Amore, cioè in Dio, nel Dio che è Amore!
Grazie per la vita divina che, piena in Cristo, s'innesta davvero come sangue di Dio nella pianta selvatica della nostra umanità, così da disporre ogni cuore ad essere tabernacolo eucaristico.
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