Dio intoccabile ci chiede di abbracciare uomini intoccabili
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Mt 8,3: "Il lebbroso... Gesù stese la mano e lo toccò ".
Signore Gesù! Un tempo non sapevamo che Poveri e Disperati erano l'abbondante maggioranza in questo mondo di sazi, spreconi e insoddisfatti. Oggi lo sappiamo, ma la sofferenza degli altri mi fa sempre schifo e paura, nel sospetto costante che possa un giorno bussare anche alla mia porta, o che già fin d'oggi possa scomodare la mia tranquilla poltrona, da dove i Sofferenti e i Poveri li guardo in TV.
Ancora oggi il Sofferente è per me un maledetto della vita, anzi un a maledizione per la mia vita: per questo voglio cancellarlo, dimenticarlo, emarginarlo. Signore Gesù! Tu invece l'hai toccato senza paura. Insegnami, Signore, a non sciacquarmi più la bocca parlando di Poveri e di Sofferenti, come fanno certi politici e certi preti, fin tanto che non toccherò anch'io, fisicamente, serenamente e fedelmente, il Sofferente che invito come un amico nella mia casa e nel mio cuore.
Insegnami a toccare fisicamente e sentimentalmente quelli che non sono toccati da nessuno, dal sieropositivo, fino alla ragazza che gli altri considerano brutta, fino a "quelli che la pensano diverso da noi"...
Insegnami i tuoi "abbracci trasversali", i tuoi "amori universali", le tue mani crocifisse, tese una a tua Madre e l'altra al ladrone.
Grazie, Signore, per quelli come Francesco, per il quale proprio l'abbraccio con un Intoccabile segnò l'inizio della conversione.
Grazie per tutti coloro che toccano e abbracciano gli "Intoccabili", non per eroismo e neppure per filantropia tanto meno per compassione, ma perché gli vogliono proprio bene e si sentono "dalla loro parte".
Grazie per quelli che oltrepassano la soglia dell'amore con una sensibilità educata fino alla simpatia spontanea per l'Intoccabile.
Grazie per coloro che si spingono oltre, verso il servizio e la contemplazione veneranti degli Intoccabili riconoscendo in essi quel Gesù Figlio dell'Altissimo, che peserà il mondo sulla bilancia dell'Amore per gli intoccabili.