Perdono: accoglierlo! - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

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L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
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Perdono: accoglierlo!

P > Perdono
Lc 5,23: "Ti sono perdonati i tuoi peccati. Alzati e cammina"
Grazie, Signore Gesù, per avermi detto che, prima di questo o di quel gesto, tu mi comandavi questo o quel sentimento.
Oggi mi comandi di comandare a me stesso il sentimento del perdono, al di là di ogni equivoco spontaneismo: io non sono spontaneamente buono!
Grazie, Signore Gesù, per il comandamento nuovissimo dell'Amore dei Nemici: davvero tu affermi che sai dominare e domare non solo la belva della vendetta, ma anche le vespe dell'irritazione, del giudizio, della polemica, dell'arroccamento, del disprezzo, del "taglio", dell'insofferenza!
Grazie perchè mi insegni a trasformare l'insofferenza in sofferenza!
Insegnami, Signore, a sentire il bisogno di essere perdonato. Perdonato da chi ferisco, in serena umiltà. E perdonato da chi mi ama, senza paura di perdere la sua stima davanti al mio errore.
Perdonato da me stesso quando mi deludo penosamente ai miei stessi occhi. Perdonato dalla mia famiglia, senza dubitare del suo amore quando scopre le mie infedeltà.
Perdonato da chi ho tradito nelle speranze, desideroso di raccogliere il peso della condanna come giusta conseguenza della delusione inflitta.
Perdonato da quelli che non sanno neppure di dovermi perdonare, perchè la mia pigrizia, le mie omissioni, li hanno colpiti alle spalle senza accorgersene: avrei dovuto salvare io chi sta asfissiando inconsapevole per i gas mortali di questa società omicida dei cuori!
Ma insegnami soprattutto a sentirmi sempre bisognoso di venire perdonato da Te: tu hai ogni mattina un sogno luminoso di bellezza sulla mia giornata e mi ritrovo ogni sera con una manciata di nebbia, di mediocrità, fra le dita.
Insegnami ad attingere dall'esperienza del tuo perdono quotidiano, dopo la revisione di vita serale, l'entusiasmo per svegliarmi domattina seriamente intenzionato a vivere vivo, intensamente, ogni attimo della giornata: alla sera vorrò vedere il tuo volto sorridente mentre il tuo sguardo visita il mio cuore! Insegnami a credere che il tuo perdono non volta semplicemente pagina, dimenticando, ricostruendo la stima, ma ricostruendo invece dal di dentro la persona stessa: davvero, come dice la tua Parola, tu "fai nuove" tutte le cose!
E Tu doni alla tua Chiesa il servizio del perdono, affinchè, anche quando io non fossi più capace di credere in me dal di dentro di me, proprio allora io potrei ascoltarti ripetere a me, dal di fuori, nelle labbra della tua Chiesa: "alzati e cammina!"
Insegnami una familiarità fedele, raffinata e periodica, con il sacramento del perdono, ricercato consapevolmente e personalmente, ogni volta che scopro il tuo sguardo su di me più deluso e più trepidante del solito!
Insegnami a diventare amabile, lasciandomi perdonare, dai fratelli e da Te!
Grazie perchè del mio peccato hai fatto luogo d'appuntamento per un Amore più grande!
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