Perdono: accoglierlo!
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Lc 5,23: "Ti sono
perdonati i tuoi peccati. Alzati e cammina"
Grazie, Signore
Gesù, per avermi detto che, prima di questo o di quel gesto, tu mi comandavi
questo o quel sentimento.
Oggi mi
comandi di comandare a me stesso il sentimento del perdono, al di là di ogni
equivoco spontaneismo: io non sono spontaneamente buono!
Grazie,
Signore Gesù, per il comandamento nuovissimo dell'Amore dei Nemici: davvero tu
affermi che sai dominare e domare non solo la belva della vendetta, ma anche le
vespe dell'irritazione, del giudizio, della polemica, dell'arroccamento, del
disprezzo, del "taglio", dell'insofferenza!
Grazie perchè mi insegni a trasformare l'insofferenza in sofferenza!
Insegnami,
Signore, a sentire il bisogno di essere perdonato. Perdonato da chi ferisco, in
serena umiltà. E perdonato da chi mi ama, senza paura di perdere la sua stima
davanti al mio errore.
Perdonato da
me stesso quando mi deludo penosamente ai miei stessi occhi. Perdonato dalla
mia famiglia, senza dubitare del suo amore quando scopre le mie infedeltà.
Perdonato da
chi ho tradito nelle speranze, desideroso di raccogliere il peso della condanna
come giusta conseguenza della delusione inflitta.
Perdonato da
quelli che non sanno neppure di dovermi perdonare, perchè la mia pigrizia, le
mie omissioni, li hanno colpiti alle spalle senza accorgersene: avrei dovuto
salvare io chi sta asfissiando inconsapevole per i gas mortali di questa
società omicida dei cuori!
Ma insegnami
soprattutto a sentirmi sempre bisognoso di venire perdonato da Te: tu hai ogni
mattina un sogno luminoso di bellezza sulla mia giornata e mi ritrovo ogni sera
con una manciata di nebbia, di mediocrità, fra le dita.
Insegnami ad
attingere dall'esperienza del tuo perdono quotidiano, dopo la revisione di vita
serale, l'entusiasmo per svegliarmi domattina seriamente intenzionato a vivere
vivo, intensamente, ogni attimo della giornata: alla sera vorrò vedere il tuo
volto sorridente mentre il tuo sguardo visita il mio cuore! Insegnami a credere
che il tuo perdono non volta semplicemente pagina, dimenticando, ricostruendo
la stima, ma ricostruendo invece dal di dentro la persona stessa: davvero, come
dice la tua Parola, tu "fai nuove" tutte le cose!
E Tu doni alla
tua Chiesa il servizio del perdono, affinchè, anche quando io non fossi più
capace di credere in me dal di dentro di me, proprio allora io potrei
ascoltarti ripetere a me, dal di fuori, nelle labbra della tua Chiesa:
"alzati e cammina!"
Insegnami una
familiarità fedele, raffinata e periodica, con il sacramento del perdono,
ricercato consapevolmente e personalmente, ogni volta che scopro il tuo sguardo
su di me più deluso e più trepidante del solito!
Insegnami a diventare amabile, lasciandomi perdonare, dai fratelli e da Te!
Grazie perchè del mio peccato hai fatto luogo d'appuntamento per un Amore
più grande!