Lontani: avvicinarli da vicino
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Mt. 15,8: "Il cuore di questo popolo è lontano da me".
Grazie, Signore: i tuoi carcerieri tennero la
tua Eucarestia distante dal Popolo, inaccessibile dagli innalzati Tabernacoli
di quei tempi rigoristi, pensando che il Popolo ti fosse lontano e ti dovesse
riconoscere ben prima padrone che padre.
Grazie per il dono dell'Eucarestia offerta
all'innocenza dei bimbi che sanno in quella circostanza trovare la chiave per i
cuori arrugginti dei Genitori lontani dalla fede.
Grazie per
fino per quel sorpassato catechismo popolare di S.Pio X, disponibile per essere
imparato a memoria, botta e risposta, in quei tempi in cui il diffuso
analfabetismo teneva il Popolo lontano dalla Bibbia, libro allora ai laici
rigorosamente proibito.
Grazie per chi non si avvicina ai Lontani
mutilando il tuo Vangelo delle pagine più impegnative, pensando di
accattivarsene così la simpatia. Essi lottano per non ridurre lo "scandalo
della Croce" ad una istruttiva favoletta, come vorrebbero oggi i cocktails
religiosi, di marca orientale, quella New Age che tanto affascina e confonde i
nostri giovani.
Ma lasciaci
tuttavia perplessi, trepidanti e dialoganti, Signore, davanti alle sfide che
l'ingegneria genetica, la ricerca storica, le scoperte della psicanalisi, la
rivoluzione informatica, la globalizzazione televisiva lanciano alla nostra
fede.
Non permettere
che mai ci asserragliamo nelle protette e muffite sacrestie, dietro le
barricate di qualche altisonante condanna, intimiditi dalla marea montante
della sfrontatezza delle giovani generazioni, fuggiaschi in qualche esperienza
misticheggiante.
Rendici
attenti ed entusiasti militanti della nuova evangelizzazione per un progetto
culturale che restituisca all'uomo la freschezza, l'originalità e la profondità
del sogno evangelico.