Dignità: di ogni uomo
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Gv 10,34: "voi siete dei".
Lasciami
restare a bocca aperta, Signore, e a cuore spalancato, davanti alla tua
allucinante promessa: Tu, Creatore dell'Universo, ti eri già raggomitolato nel
grembo di una ragazza-madre, Maria. E adesso esageri proprio promettendo di
fare abitare la tua divinità nel cuore piccino di chi tenta di amarti!
Fammi consapevole, Signore, della mia dignità di persona umana, dotata di
intelligenza e capace di amare. Vorrei vivere anche esteriormente in modo
dignitoso. Non vorrei lasciarmi andare nè alle intemperanze dell'ira, nè alle
fragilità dei piagnucolamenti, nè alla grossolanità delle parole, nè alla mancanza
di igiene, nè ai movimenti scomposti di una sessualità_selvaggia. Voglio
custodire il sentimento della mia dignità di persona, diversa dalla belva.
Ma la mia pur
nobile dignità, Signore, impallidisce, quando riesco a credere che nelle mie
fragili vene di uomo scorre il tuo preziosissimo Sangue di Dio crocifisso e
risorto!
Abbraccio con
entusiasmo il bambino che ho appena partorito; stringo ansimante la mano di
mamma che se ne sta andando; vivo dal profondo di me la consegna di me che
faccio all'altro nell'amplesso amoroso, cingo con trepidazione il volto e il
corpo dell'amico degno di questo nome, ma mi cascano le braccia nel momento in
cui mi riconosco in queste persone che amo la tua divina, inabitante presenza.
Allora le mie
mani, per un attimo si ritirano, come se non volessi sporcare l'Ostia santa, e
si congiungono nel gesto della venerazione davanti al tabernacolo di chi amo.
E nella figura
fisicamente più afflitta del malato, come nella persona più abbietta
dell'omicida, ecco che intravvedo la traccia della tua presenza, ecco che Ti
riconosco parlante al loro cuore, ecco che fisso i miei occhi nei loro
credendoli immortali: cielo e terra passeranno ma ogni persona umana, casa
della tua presenza, non passerà mai!
Voglio provare
a trattarmi da figlio di Dio. Voglio provare a trattare gli altri da figli di
Dio. Voglio sperimentare quanto il ricordo della divina dignità dell'altro
possa cambiare il mio modo di rivolgergli la parola, di guardarlo, di volergli
bene, di venerarlo.
Voglio
guardare con rispetto il calice che contiene il vino consacrato. Voglio
guardare con più rispetto tutti i corpi che non solo contengono ma si inzuppano
del Tuo Sangue divino.