Dignità: di ogni uomo - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

+39.3355871744
bonzaniprospero8@gmail.com
L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
www.personalismo.it
Vai ai contenuti

Dignità: di ogni uomo

D > Dignità
Gv 10,34: "voi siete dei".
Lasciami restare a bocca aperta, Signore, e a cuore spalancato, davanti alla tua allucinante promessa: Tu, Creatore dell'Universo, ti eri già raggomitolato nel grembo di una ragazza-madre, Maria. E adesso esageri proprio promettendo di fare abitare la tua divinità nel cuore piccino di chi tenta di amarti!
Fammi consapevole, Signore, della mia dignità di persona umana, dotata di intelligenza e capace di amare. Vorrei vivere anche esteriormente in modo dignitoso. Non vorrei lasciarmi andare nè alle intemperanze dell'ira, nè alle fragilità dei piagnucolamenti, nè alla grossolanità delle parole, nè alla mancanza di igiene, nè ai movimenti scomposti di una sessualità_selvaggia. Voglio custodire il sentimento della mia dignità di persona, diversa dalla belva.
Ma la mia pur nobile dignità, Signore, impallidisce, quando riesco a credere che nelle mie fragili vene di uomo scorre il tuo preziosissimo Sangue di Dio crocifisso e risorto!
Abbraccio con entusiasmo il bambino che ho appena partorito; stringo ansimante la mano di mamma che se ne sta andando; vivo dal profondo di me la consegna di me che faccio all'altro nell'amplesso amoroso, cingo con trepidazione il volto e il corpo dell'amico degno di questo nome, ma mi cascano le braccia nel momento in cui mi riconosco in queste persone che amo la tua divina, inabitante presenza.
Allora le mie mani, per un attimo si ritirano, come se non volessi sporcare l'Ostia santa, e si congiungono nel gesto della venerazione davanti al tabernacolo di chi amo.
E nella figura fisicamente più afflitta del malato, come nella persona più abbietta dell'omicida, ecco che intravvedo la traccia della tua presenza, ecco che Ti riconosco parlante al loro cuore, ecco che fisso i miei occhi nei loro credendoli immortali: cielo e terra passeranno ma ogni persona umana, casa della tua presenza, non passerà mai!
Voglio provare a trattarmi da figlio di Dio. Voglio provare a trattare gli altri da figli di Dio. Voglio sperimentare quanto il ricordo della divina dignità dell'altro possa cambiare il mio modo di rivolgergli la parola, di guardarlo, di volergli bene, di venerarlo.
Voglio guardare con rispetto il calice che contiene il vino consacrato. Voglio guardare con più rispetto tutti i corpi che non solo contengono ma si inzuppano del Tuo Sangue divino.
www.personalismo.it  per segnalazioni postmaster@personalismo.it
Torna ai contenuti