Anima, spirito, spiriti
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Gv 1,47-51:
"vedrete ..."
Sono impaziente di vedere l'invisibile, di
toccare l'inafferrabile, di ascoltare l'indicibile: lo spirito! Voglio credere
nello spirito che mi compone, nel tuo Spirito che mi abita, nei "puri
spiriti" di cui tu "ti servi" per farti vicino ai nostri corpi.
Voglio credere che non tutto ciò che esiste
può essere racchiuso nei vetrini del microscopio.... e tra le assi di una bara!
Vorrei
domandarti spiegazioni, Signore, su questo mondo degli spiritismi che anche
oggi furoreggia, alle soglie del terzo millennio.
Ecco che anche oggi persone semplici e megalaureati bussano alle porte
della magia, dell'occulto. Forse hai risposto, Signore, con l'esistenza di
questi esseri soltanto spirituali, al bisogno profondo che possiamo sentire, di
crederci noi stessi anche spirituali, diversi dalla belva, anche se tanto spesso
peggiori. Fammi riconoscere spirito quando il mio corpo urla lacerato dal
dolore, travolto dalla passione, esaltato dalle prove fisiche superate, minato
dalla malattia, urlante per il bisogno accecante del sesso, corroso dall'età,
vibrante profumato dall'abbraccio di chi ci ama.
Donaci di saper toccare il corpo nostro e
l'altrui come si tocca lo strumento musicale per trame una intoccabile melodia.
Signore Dio, insegnaci a fiorire lentamente,
faticosamente, un corpo armonioso, illuminato dallo Spirito! Donami un corpo
che chi lo vede e lo tocca gli resti spontaneo guardarci soprattutto dentro,
dentro lo spirito che l'abita!