Morale: esiste
M > Morale:
2Pt. 3,14: "Nell'attesa dell'ultimo giorno cercate di essere senza
macchia davanti a Dio".
Perdona,
Signore, il nostro sospetto davanti alle norme morali del tuo Vangelo e della
tua Chiesa: le sentiamo come binario stretto mentre sono invece sentiero in
salita verso la gioia e l'armonia della persona.
Fammi attento alla voce della mia coscienza,
ultima parola alla direzione dei miei passi, ma insegnami ad illuminare la mia
coscienza con la luce della tua Parola e con l'esperienza dei Santi.
Insegnami a
distinguere le leggi fondamentali ed intoccabili dalle norme transitorie,
figlie del tempo, senza tuttavia mai ergermi a giudice insindacabile del bene e
del male.
Grazie,
Signore Gesù, perchè in questi tempi in cui l'uomo rivendica il diritto di
vivere come una belva, abbandonato alle proprie debolezze, chiamando con il
nome di libertà la spontaneità, proclamandosi autonomo da Dio per farsi schiavo
delle sue passioni, grazie perchè tu ci hai dichikato capaci di scegliere tra
il bene e il male, il piacere e la gioia!
Grazie perchè mi hai salvato dal credere che
bene e male siano solo funzioni chimiche della mia corteccia cerebrale, o solo
arbitrari decreti della maggioranza.
Grazie perchè mi hai salvato dal credere che
ciò che sento oggi è la legge del mio vivere, mentre i secoli hanno
continuamente spostato e invertito i confini del bene e del male!
Grazie perchè
mi hai salvato dal credere che un fine ritenuto buono dipinge di bontà ogni
mezzo, così che poi il solo bene collettivo conta, sospingendo la morale della
persona nei confini del privato opinabile. Grazie perchè mi hai salvato dal
credere che io sono il risultato meccanico e inevitabile di tutte le mie scelte
precedenti, affondando radici di necessità nelle tenebrose regioni dell'infanzia
freudiana.
Fammi attento e fedele all'esame di coscienza
serale, questo momento in cui mi lascio spogliare l'anima davanti a Te per
coglierne fiori e ferite.
Custodiscimi fedele alla
confessione periodica, con cui, supero il pericolo di un rapporto solitario con
Te, a mezzo del telefonino privato del mio pensiero privato o collettivo. Fammi
domandare alla Chiesa, tramite il sacerdote che la rappresenta nel sacramento,
una fraterna e materna presenza di perdono e di pace con Te!