Bambini: ascoltarne l'urlo (Bar)
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Bar.4,15: "un popolo senza pietà per i bambini."
Signore Gesù, tu provavi un affetto intenso e
strano per i bambini, a quei tempi considerati, come le donne, poco più degli
animali domestici.
Ma tuttavia hai voluto nascere nel bel mezzo
di una strage di bambini innocenti. Tu, da grande, l'avrai certamente saputo e
ne avrai sofferto. Ma tu non sei stato uno come noi che avrebbe detto:
"per fortuna me la sono scampata bella!"
Mentre li accoglievi e li accarezzavi, sapevi
chiudere gli occhi e fantasticare per immaginarti i volti di quegli altri
bambini che avevano salutato con il sangue il tuo arrivo, e allora il tuo
sguardo si velava di una lacrima.
Concedi anche
a noi, Signore, mentre carezziamo i nostri bambini, sani, paffuti e
capricciosi, simpaticissimi, di sentire ogni volta, in cuore l'urlo dei tanti
bambini abbandonati per le strade, di là dei nostri doppi vetri di cristallo.
Stappami le orecchie del
cuore mentre spendo i "miei" (?) soldi nel superfluo, per ascoltare
l'urlo dei bambini straziati dalla fame in questo mondo di cure dimagranti,
l'urlo dei bambini violentati "legalmente" dalle compagnie turistiche
che ne includono l'"uso" nei loro programmi di viaggi in Oriente.
Inginocchiami
davanti all'incantevole bebè dell'amica, ascoltando tuttavia l'urlo silenzioso
dei bambini che famiglie ricche di tutto fuori che d'amore hanno buttato nella
spazzatura prima di vederli, scoperti come un'insidia al proprio benessere!
Ferma tu le dita del papà che schiaccia
frenetico il telecomando della domenica sportiva con l'urlo mai gridato dei
milioni di bambini che la TV ha mutilato di ogni fantasia, bambini dal cuore
ridotto a recipienti vuoti, traboccanti merendine e giochi elettronici.
Insegnaci, Signore, ad insegnare serenamente,
ma davvero, con l'esempio ai nostri bambini lo sgomento di gettare nella
spazzatura quello che tanti bambini vanno a raccogliere nella spazzatura!
Mandaci Papà e Mamme che sognino i loro
bambini capaci di parlare con l'Invisibile, appassionati di un mondo più bello
per tutti, incantati della Nonna anziana, indifferenti ai giochini elettronici
ed innamorati del bambino con cui non parla nessuno.
Rimbocca, Signore, le nostre maniche e piega
le nostre ginocchia, per impedire ai nostri bambini di diventare come noi
adulti!
Fammi pensare a quanti anni della mia vita
fisica sarei disposto a regalare in riscatto per il rapimento della vita
spirituale bambini che amo!