ateo perché lo sono diventato
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Gv 5: "la luce
splende ma le tenebre non l 'hanno accolta".
Fratello
ateo: mi sento colpevole delle tue affermazioni. Mi consola il fatto che soffro
immensamente quando te le ascolto dichiarare con tanta sicurezza:
"Sarà
forse Dio Creatore ad aver creato il mondo o saremo noi, che per la paura
esistenziale di trovarci, soli nell'universo e votati alla
morte, ti abbiamo inventato, padre, come un orfanello s'inventa di avere un
papà?"
"Ma la vita non é forse un tale inganno, accattivante spesso nelle sue
promesse giovanili e poi un'alternanza di tanta fatica e poco
piacere: non è forse troppo stupida e crudele per essere stata inventata da un
Padre buono e intelligente?"
"Ho pregato tanto non per vincere al
Totocalcio, ma per la fede di mio figlio. E lui ne ride sempre!"
"Ho girato il mondo per lavoro: tutti
hanno un loro Dio. Perché dovrebbe essere vero proprio il nostro? A parte il
fatto che ultimamente, più un popolo cresce in benessere e cultura, più Dio
diventa inutile!"
"Ma come fa la gente a scambiarsi con
tanta superficialità gli auguri di Buon Natale?
Credono forse che il Creatore delle galassie
sia venuto ad abitare nel grembo di una ragazza madre?
Troppo bello per essere vero!"
"E poi se i cristiani ci credessero
davvero dovrebbero mostrare una faccia felice! E invece sono tutti
psicofarmaco-dipendenti come noi che non ci crediamo!"
"Lo so che è un vecchio discorso, più
banale delle ricchezze del Vaticano. Ma resta pur sempre la domanda, dopo
Auschwitz e davanti al bimbo nato senza braccia: "Ma Dio dove sei?" E
se sei un Dio così indifferente è meglio che Tu non esista!"
"Ma
l'importante è credere nei valori dell'onestà, della giustizia, e anche
dell'Amore. Chi poi l'abbia detto che importanza ha?"
"Come non ricordare che Ghandi si
sarebbe convertito cristiano se non avesse conosciuto i cristiani!"
"Ma se,
come dice il vostro Paolo, la fede è un dono al di là di ogni nostro merito,
perché tu ce l'hai e io no?"
"E pensi forse che l'opera dei santi,
gente certamente eccezionale, abbia potuto compensare le secolari nefandezze di
un potere ecclesiastico legato al potere di volta in volta dominante, fino al
punto che lo Stato Vaticano è stato l'ultimo in Europa a sopprimere la pena di
morte."
Quante cose, Signore, potrei e vorrei rispondere! Ma discutere non serve.
Servirebbe soltanto il tuffo in una vera esperienza evangelica, tanto per
cogliere, al di là di ogni discorso, che la felicità si trova là dove,
attraverso la Croce, il Vangelo ce lo indica. Grazie, Signore, per il dono
immeritato della fede. Ma lasciami ripetere con l'apostolo "Io credo,
Signore, ma Tu aumenta la nostra fede!"