Pentecoste: Dio dentro!
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Gv 20,22:
"Alitò su di loro: "Ricevete lo Spirito Santo"."
Grazie, Signore Gesù, per il dono dello
Spirito ad ogni credente e alla tua Chiesa: il Nuovo Testamento, cioè la Nuova
Alleanza, non è più fondata, come al Sinai, su di una legge scritta sulla
pietra, ma sulla presenza e l'azione del Tuo Spirito nel cuore dei credenti, a
nella Tua Chiesa!
Grazie perchè,
senza la presenza dello spirito Dio è lontano, Cristo è un ricordo, il Vangelo
è un libro, la Chiesa è un'Azienda, l'autorità un potere, la missione una
pubblicità, il culto una superstizione, la moneta una schiavitù! (Atenagora)
Grazie perchè Tu, mio e nostro Dio, non sei
un ricordo passato e neppure una compagnia accanto a noi, ma una presenza
dentro di noi!
Grazie perchè trasformi Babele in Pentecoste
dentro ciascuno di noi: dal groviglio di sentimenti che combattono nel nostro
cuore, dal mucchietto di frammenti che compongono la nostra anima, dalle
tensioni contrastanti che attraversano il nostro spirito, il Tuo Spirito muove
verso un'armonia interiore che ci fa Uomini e Donne nuovi, affascinati da
quell'innocenza originaria del paradiso terrestre che solo il paradiso celeste
potrà sbocciare del tutto!
Grazie perchè
trasformi Babele in Pentecoste dentro la Tua Chiesa, là dove il necessario peso
dell'istituzione lascia lo spazio al Tuo Spirito di unità che ricompone tutti i
diversamente credenti in un'unico Popolo, tutte le diverse membra in un'unico
corpo, tutti i diversi strumenti in un'unica sinfonia. Grazie perchè trasformi
Babele in Pentecoste dentro la Storia del nostro mondo, quando spingi i cuori
più diversi, chi Ti conosce e chi Ti ignora, a gettare la propria vita per un
mondo più fraterno.
Gesù, Figlio
dell'Altissimo, soffia ancora oggi, come nel Cenacolo di Gerusalemme, lo
Spirito nel quale gridiamo: "Abbà, Padre!". Lo Spirito del Padre: la
sventura dei pochi sognatori di un mondo nuovo, frutto delle nostre sole mani,
non è forse la ricerca di una comune fraternità al di fuori di una stessa
figliolanza?