Peccato: esiste - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

+39.3355871744
bonzaniprospero8@gmail.com
L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
www.personalismo.it
Vai ai contenuti

Peccato: esiste

P > Peccato
Gv 3,20: "chi fa il male non ha visto Dio".
Com'è difficile, Signore, al giorno d'oggi, pronunziare questa parola senza essere considerati dell'era paleozoica! Eppure non è forse vero che se il peccato non esistesse l'uomo sarebbe soltanto o una perfettissima macchina o una spontaneissima belva?
Scampaci, Signore, dal mito della spontaneità contrabbandata per autenticità. Scampaci dal pensare, col buon Rousseau, che "l'uomo nasce buono e la società necessariamente lo corrompe".
Scampaci dal pensare che il peccato non esiste perchè il bene e il male non esistono, frutto variopinto e variabile secondo le stagioni storiche e le coordinate geografiche: l'amor di Patria, per esempio, meritava dare la vita. Oggi, globalizzati, dovremmo sentirci cittadini del mondo!
Scampaci dal pensare che ciascuno è il frutto necessario, inesorabile, dell'educazione che ha, o non ha, ricevuto, cancellando lo spazio per le sue scelte personali.
Scampaci parimenti dal pensare che ciascuno è il risultato meccanico delle vicende vissute in quella prima infanzia di cui non conserva neppure il ricordo, portandone tuttavia le fatali conseguenze, come sostiene la psicanalisi.
Scampaci ancora dal pericolo di pensare che ciascuno è il frutto addirittura prevedibile dei suoi originari dati biologici. Il delitto sarebbe allora soltanto malattia e l'ingegneria genetica si appresterebbe a modificare ad arbitrio il senso di colpa e addirittura i criteri di valutazione del bene e del male.
Scampaci ancora dal pensare che uomo e donna non siano realtà persistenti, ma risultato temporaneo e perciò variabile di una evoluzione cieca dall'ameba, alla scimmia, all'uomo, verso chissà cosa: la Tua Parola ci assicura che Tu hai creato l'uomo e la donna perchè fossero e restassero tali, pur nel progresso che la scienza ci ha recentemente permesso negli ultimi 50 anni, più che nei precedenti 5000!
Scampaci ancora dal pensare che bene e male sono frutto di una scelta democratica maggioritaria che definisce la morale a colpi di referendum popolari.
Scampaci ancora dal credere che bene e male non abbiano più senso per il singolo individuo ma conti soltanto il "peccato sociale" che si incarna nelle strutture del "sistema" e crea le persone a propria immagine e somiglianza.
Scampaci ancora dal pensare come il buon Marcuse che la guida e la repressione degli istinti peccaminosi, dalla violenza alla sessualità, siano soltanto il tranello con cui il "sistema" paralizza ogni potenziale rivoluzionario, al fine della conservazione dell'ordine, o meglio, disordine costituito. Noi vogliamo credere alla Tua Parola, Signore, che ci spiega come dentro di noi esista una "ferita originale" che ci spinge a vedere il bene e a fare il male, ci sospinge cioè lontano dall'unico progetto che Tu hai su di noi: la nostra felicità.
Allora il peccato diventa per il credente offesa a Te, nostro Signore, perchè delude il sogno di pienezza e di felicità che Tu da sempre coltivi nel tuo cuore per ogni uomo, donna, che viene a questo mondo!
www.personalismo.it  per segnalazioni postmaster@personalismo.it
Torna ai contenuti