Giuseppe: evangelico esempio paterno (Pr17)
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Pr. 17,25: "Un figlio superficiale è un tormento per il padre".
Grazie S. Giuseppe per il tuo rispetto verso Maria: non hai osato abbracciarla del tutto sapendola già sposa dell'Altissimo.
Manda anche a noi dei Papà serenamente sensibili al rispetto dell'intimità fisica con la loro sposa, nell'attesa del momento in cui quel gesto prezioso possa esprimere tutta la donazione che significa. Grazie S. Giuseppe per l'amicizia trepidante che hai vissuto con la tua sposa, Maria, fino a vivere da sposi come amici.
Manda anche a noi dei Papà gioiosi di coltivare anzitutto la loro amicizia, quel dialogo attento, trasparente, indifeso e profondo senza del quale anche l'affetto più eroico è cieco.
Grazie S. Giuseppe per tutti i momenti in cui ti sarai fermato a guardare questo prodigio di bambino Gesù, per quei momenti in cui avrai palpitato in venerante silenzio davanti al ragazzo Gesù che cresceva. Manda anche a noi Papà capaci di fermarsi in venerante silenzio davanti al mistero dei loro figli, prima di informarsi se hanno il mal di pancia o come è andato il compito in classe a scuola.
Grazie S. Giuseppe per l'affetto che avrai certamente dimostrato per la tua sposa Maria davanti a vostro figlio Gesù.
Manda anche a noi Papà capaci di gesti d'affetto sereni, consapevoli, significativi, tra loro due davanti allo sguardo trepidante dei loro figli, piccoli o grandi che siano.
Grazie S. Giuseppe per le tue conversazioni sulle cose di Dio e della Bibbia con tuo figlio Gesù.
Manda anche a noi Papà desiderosi di parlare del Signore ai loro figli nel rispetto della loro libertà insieme alla trepidante speranza che essi ne raccolgano il messaggio, come quando sperano che riescano nella vita.