Follia: per Gesù
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1Cor 2,1: "Folli per il mondo, sapienti per Dio".
L'"homo sapiens" aveva creato notevoli guai: la salvezza dell'umanità si può intravvedere soltanto con l'apparizione dell'"homo demens", del cristiano che esce dal guscio della ragionevolezza, del calcolo, della prudenza, degli equilibri, delle misure, e imbocca decisamente la strada "dell'esagerazione" dell'eccesso, della provocazione!
Mandaci, Signore, i tuoi "folli di Dio", di francescana memoria, capaci di compiere gesti insoliti, perfino spregiudicati secondo il "buon senso comune", sorprendenti per la loro fantasia, scandalosi per la loro libertà, senza paura di piazzare un pugno nello stomaco per far digerire il nutrimento evangelico più pesante!
Come capire il sermone della montagna se non all'interno di una logica di follia?
Dio ci scampi da Maestri, preti, e vescovi, intellettuali raffinati, abili politici, dalla voce ripulita e dal profilo incipriato!
Conforta ricordare che nella tradizione russa sono stati canonizzati, insieme ai Santi più insigni, decine di quelli che si lasciavano chiamare "folli di Dio" e "bambini di Dio": avevano conseguito il diploma di analfabeti, di ignoranti, di "idioti", secondo il mondo.
Appartenevano alla razza non dell'"homo sapiens", ma dell'"homo ludens": giocolieri di Dio. Tipi bizzarri, turbolenti, monelli incorreggibili, che portavano un sacco di fastidi al mondo dei grandi, dei prelati, della gente "per bene".
Si divertivano a strappare volentieri le penne dei pavoni informando la loro platea sbigottita che è proprio la loro ruota, l'ambizione dei Pavoni, e far girare la terra nel verso sbagliato!
Conservami, Signore, la percezione del pericolo dell'incontro con Te! Fammi smettere di essere timido, rassicurante, insignificante, decorativo!
Tu, Signore, hai bisogno del mio cuore impazzito. Convincimi che non convincerò nessuno con i miei "piani pastorali", prima di essermi lasciato sedurre e incendiare da Te!