Giudizio: su se stessi - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

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L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
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Giudizio: su se stessi

G > Giudizio
Mt. 5,38: "Porgi l'altra guancia".
Illuminami, Signore, quanto basta per vedere come il debole reagisce con violenza, mentre il forte sappia lasciarsi ferire nella pace, come Tu hai fatto.
Estingui, Signore, nel nostro cuore il gusto sottile ed acre della vendetta, placa la voglia ringhiante "di far vedere chi sono", incantami di chi si lascia ferire il corpo conservando il cuore invulnerabile!
Liberaci dal bisogno impellente di avere ragione, di avere ragione sùbito, di avere ragione davanti a tutti, di sbattere la nostra ragione sul volto del fratello come il più raffinato e devastante dei guanti di sfida. Insegnaci ad esplorare fino all'ultima la possibilità di rinunziare a difenderci, quando potessimo trovarci nella concreta possibilità di veder rapinati i nostri interessi, il nostro posto di lavoro, la nostra incolumità, la nostra tranquillità e la nostra famiglia.
Insegnaci a diventare Pacifisti per il mondo a cominciare dall'arte difficile e delicata della costruzione della pace nel proprio ambiente e nella propria famiglia.
Insegnami a esaltare nel mio cuore la passione di vedere gli altri incontrarsi, disinnescando la forza tirannica che mi vuole vincente, apprezzato, riconosciuto come "quello che aveva ragione".
Dònami, Signore, di considerare la fede nell'Amore, nel futuro del mondo, e ín te, come il più prezioso e inderubabile dei miei tesori.
Concedimi oggi la serenità di chi crede davvero che giustizia verrà fatta, qui o domani o dall'altra parte sicuramente.
Insegnami a presentarmi invulnerabile perchè davvero il mio cuore abita "là dove tignola e ladro non insidiano", capace così di rispondere con vera tenerezza a chi mi aggredisce con violenza!
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