Peccato: esame di coscienza, "Ho dissolto i tuoi peccati"
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Is 44,22:
"Ho dissolto i tuoi peccati come scompare una nuvola".
Qualcuno: 17. qualcuno perdona: è debole!
18.
qualcuno parla
sempre bene degli altri: è un ruffiano
19.
qualcuno
invidia l'abito, la lira, le curve: è un intraprendente!
20.
qualcuno è
geloso di un affetto: lui ama intensamente!
21.
qualcuno tenta
di mettersi in vista: ha del carattere!
22.
qualcuno crede
a un altro, che cambi: è un ingenuo!
23.
qualcuno
condivide la gioia, la tristezza: è un illuso!
24.
qualcuno cerca
di rendersi sempre utile: si lascia sfruttare!
25.
qualcuno
impresta imprudentemente: è un calabraghe!
26.
qualcuno cerca
l'ultimo posto: è un timido!
27.
qualcuno
preferisce ascoltare anzichè parlare: è un debole!
Niente: 28. i poveri ci sono sempre stati: se
si fossero impegnati di più non farebbero i "barboni". I drogati sono
un pericolo pubblico. I disoccupati sono quasi sempre dei fannulloni. I partiti
mangiano da tutte le parti. Non ci si può proprio fare niente. E poi la
giovinezza è fatta per divertirsi e non per rattristarsi con questo pensiero!
Farlo passare: 29. il tempo: l'importante è
farlo passare, l'importante è divertirsi, cioè dimenticarsi, trovare una
compagnia per passare il tuo tempo, ascoltare musica, TV, il tempo è tuo e guai
a chi te lo tocca, ne fai quello che vuoi, basta non annoiarti troppo, e non
faticare, e soprattutto spendere il tempo come tutti gli altri, quando finisci
di studiare, non prendere iniziative solitarie, che passeresti per scemo,
guarda bene di non diventare uno che, quando c'è da fare qualcosa, ti pèscano
sempre te! E poi l'età che hai è un'età bastarda: potresti divertirti e
godertela, ma non hai ancora i soldi e la libertà: falla passare la giovinezza,
farla passare bisogna, per fare poi quello che vuoi!
Parlo come mi
viene: 30. io parlo come mi viene, come parlano 'tutti, bisogna stare al passo
con i tempi, ed uno che parla fine va messo in naftalina: non è dei nostri!
"parolacce, bestemmie, volgarità"... questo è il nome che delle
fragili e borghesi educande danno al linguaggio del popolo, della gente, della
gente di oggi.