Umiltà: liberi dalla schiavitù di apparire - L'alfabeto dell'anima di don Prospero

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L'alfabeto dell'anima
di don Prospero Bonzani
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Umiltà: liberi dalla schiavitù di apparire

U > Umiltà
 
Fil 2,3: "Non fate nulla per vantarvi".
 
Alimenta, Signore, nel mio cuore, la sovrana libertà di chi non ha bisogno di essere costantemente approvato da uno o dall'altro, fosse anche la sua famiglia: il tuo sguardo basti alla mia pace!
 
Incantami di quelli che non si accorgono del bene che stanno facendo, dell'amore che stanno regalando, della gioia che stanno seminando!
 
Incantami, Signore, delle persone che fanno luce senza accorgersene!
 
Incantami di quelli che dopo aver coltivato un campo di rose sanno chinarsi entusiasti sulla violetta del vicino!
 
Incantami di quelli che, sentendosi una sera ringraziare della luce che portano in un ambiente, aprono la finestra per mostrare le luci del firmamento!
 
Liberaci, Signore, dal culto dell'immagine! Liberaci dalla schiavizzante necessità di essere sempre qualcuno. Liberaci dalla necessità di essere stimati e preferiti.
 
Liberaci dalla perfidia di presentarci come profeti di chissà quale onestà senza saper guardare e farci guardare limpidamente negli occhi, dal fratello e da Te!
 
Liberami dalle piccole e grandi doppiezze, fino ai cambi di bandiera per cavalcare sempre, nel mio ambiente, la tigre vincente e restare sempre "sulla cresta dell'onda".
 
Liberami dal fascino sottile e devastante dell'adulazione, strada maestra della vanità, attesa scalpitante di essere ricambiato nella lode.
 
Liberami dall'uso facile e avvelenante del complimento insincero, dell'atteggiamento lecchino, custodendo sulle mie parole e sui miei gesti la memoria del Tuo sguardo giudicante, tenerissimo e inesorabile!
 
Donami di incontrare persone capaci di guardarmi e giudicarmi con sguardo mansueto e penetrante come il Tuo!
 
Donami, Signore, l'umiltà serena di chi si sente vivere sempre fiore fragile che stamattina è, e stasera dissecca, davanti al sole inestinguibile del tuo Amore onnipotente.
 
Ma donami altresì, Signore, di saper scoprire con gioiosa sorpresa tanti uomini e donne dal cuore enormemente più grande del mio: alimenterò la mia umiltà con l'esultanza per l'altrui bellezza!
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