Contemplazione: da implorare
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1Cr. 16,11: "cercate sempre il suo volto."
Concedimi, Signore, anzitutto il desiderio di desiderarti. Rendimi sensibilmente consapevole del bisogno che ho di Te. Non permettermi di vivere una giornata come se Tu non fossi. E neppure di vivere una giornata come se ci fossi "anche" tu, accanto alle mille "cose" della mia vita.
Se Tu esisti come fare a non vivere tutto, dal lavoro, alla famiglia, all'amore, alla malattia, a non vivere tutto in vista di Te, perchè venga il Tuo Regno. Se Tu esisti sei il senso di tutto. Oppure per me non esisti! Per questo vorrei vederti, toccarti, baciarti.
Insegnami a sentire la mancanza sensibile dell'incontro con il tuo volto più acuta e più amara della mancanza del volto di chi amo.
Permettimi di domandarti l'esperienza sensibile del tuo volto mentre ti cerco affannosamente nel volto del Povero, del neonato, del morente.
Instilla nel cuore la bramosia spirituale di quei misteriosi, mistici momenti in cui la preghiera solitaria mi dona di toccare con la mano dell'anima la tua mano, compagnia senza fine.
Ispirami la santa invidia del fratello che riesco a spiare nella sua solitudine mentre i suoi occhi chiusi inseguono l'intimità del tuo volto.
Affila le mie esigenze di celebrazioni eucaristiche dove parola, canto, palpito e silenzio mi regalano quel brivido spirituale per la tua carezza che mi conferma nell'impossibilità di vivere senza di Te.
Regala a quelli che si amano l'esigenza di radicare l'amore delle loro braccia in quei contatti d'anima che tu regali a quelli che ansiosamente cercano insieme il tuo volto.
Concedimi una vibrazione interiore davanti al tuo Corpo Eucaristico simile a quella che percepisco nell'intimità con il corpo di chi amo.
Grazie per quegli esseri strani, i contemplativi, uomini e donne come noi, che si "seppelliscono vivi", affinché qualcuno, a nome di tutti, mai smetta di fissare i propri occhi nei Tuoi, in attesa del disvelamento universale.