Giuseppe: evangelico esempio paterno (1Gv2)
G > Giuseppe
1Gv. 2,13: "Scrivo a voi padri, che conoscete Gesù".
Grazie S. Giuseppe per
la tua fede: tu, uomo forte e maturo,hai saputo credere in una favola da donnicciole, hai creduto alla Parola di un Dio inafferrabile.
Manda anche a noi dei Papà,
uomini forti e maturi, che sappiano inginocchiarsi davanti al Mistero della fede, senza vergognarsi
al pensiero di essere considerati deboli e femminili.
Grazie S. Giuseppe che
ti sei fatto obbediente alla tua sposa, illuminata dall'alto, senza pensare che l'uomo capisce sempre più della donna.
Manda anche a noi dei
Papà capaci di mettersi in umile ascolto della superiorità spirituale delle
proprie spose, riconoscendo nell'umiltà il segnale della propria maturità.
Grazie S. Giuseppe per il silenzio orante della tua trepidazione, che non
ha fatto discorsi e non ha ascoltato discorsi, inginocchiandosi nell'ascolto della Sua Parola
interiore.
Manda anche noi dei Papà
capaci di non ragionare troppo e non discutere davanti ai Misteri della fede, davanti ai Misteri del cuore dell'uomo, della donna, dei Piccoli.
Grazie S. Giuseppe per
il tuo stupirti e inginocchiarti davanti al Mistero della divina maternità
della tua sposa, riconoscendo nel suo grembo il tabernacolo dell'Altissimo.
Manda anche a noi dei Papà capaci di inginocchiarsi veneranti davanti al
Mistero del grembo di ogni maternità senza
preoccuparsi anzitutto del referto medico sulla salute di un nuovo arrivo.
Grazie S. Giuseppe per la tua accoglienza di una nuova vita veramente
inattesa.
Manda anche noi dei Papà capaci di accogliere in consapevole esultanza un
figlio non cercato e non atteso, credendo che la Provvidenza troverà posto anche per lui.