Ultimi: perciò preferiti
U > Ultimi
Mt 22,1-14: "Andate ai crocicchi delle strade e fateli entrare".
E' un invito
anche per noi a fare delle preferenze. Preferire i non preferiti. Preferire i
piccoli rispetto ai grandi.
Donaci di
preferire gli umili agli importanti. I fragili, i bambini, i malati, gli
anziani alle persone belle e forti, selezionando amicizie e affetti con preferenza
tra gli scartati.
Insegnami a
cercare l'amicizia di quelli che vogliono condividere l'amicizia con me
estendendola ai Piccoli, ai Malati, agli Ultimi, a Quelli che non hanno amici.
Insegnami la
compassione profonda per "i Grandi" di questo mondo, per i Potenti
della politica, per i Belli dello spettacolo, per i Vincenti dello sport, per i
Simpaticissimi della compagnia, per i Rampanti sul lavoro, per i Geni nello
studio, per i Superdotati nel fisico, per i Ricchi di cose: le loro mani così
piene raramente riescono a raccogliere i tuoi e nostri doni!
Insegnami a
passare davanti alle vetrine delle vie più eleganti, passerella dei Vincenti,
sentendomi appassionatamente "di un altro mondo"!
Fammi attento
a ricordarmi che la quantità di luce che raccolgo nei Piccoli al di fuori è la
misura della luce e della trasparenza che posseggo dentro io stesso.
Scampami,
Signore, dal pericolo della sicurezza "adulta", diserbante sui miei
passi, caparra sicura di solitudine, deterrente efficace di ogni domanda al mio
cuore chiuso, "grande" e sicuro.
Grazie,
Signore Gesù, perchè hai guidato i miei passi alla simpatia verso i Piccoli e
gli Ultimi, aprendo i miei occhi per scoprire nei Piccoli il frammento della
Tua grandezza.
Tu hai aperto
le mie orecchie perchè nel gemito del Malato, nel rantolo del Tossico,
nell'urlo del popolo Sterminato, nel silenzio dell'Anziano all'ospizio, nel
singhiozzo del Bambino ignorato, perchè lì ascoltassimo l'eco della Tua voce.
Tu hai
affilato la mia mente per cercare le risposte decisive alle mie domande più
insopprimibili, piuttosto nella sapienza di una Nonna che nell'enciclopedia
della biblioteca, più nel candore del Bimbo che nella professionalità dello
psicologo, più nella parola di un Amico che nel chiasso televisivo, più nella
vita del Santo che nel computer dello scienziato.